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Catania, Codacons ancora in campo per difendere scuola e precari

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 Nuovo attacco di Francesco Tanasi Segretario nazionale Codacons al tanto contestato decreto Gelmini e ai suoi effetti lesivi dei diritti degli utenti del servizio scolastico.

Il Codacons oggi ha inviato una diffida legale al dirigente dell’ufficio scolastico regionale, al dirigente del CSA di Catania, al presidente della Provincia, al prefetto, tutti i sindaci dei comuni della provincia e a tutti i dirigenti scolastici delle scuole primarie e secondarie.

Il punto di partenza della diffida è il mancato rispetto dei criteri dimensionali delle classi, che porta ad un sovraffollamento degli studenti, con grandi rischi per la Sicurezza e la Salute di alunni e docenti, costretti a lavorare in ambienti ristretti, che possono favorire il propagarsi di malattie contagiose, quale ad esempio il virus A/H1N1, che potrà poi diffondersi tra i cittadini.

E’ necessario quindi, secondo il Codacons, prevedere la proporzionale riduzione del numero di alunni per aula in tutti quegli Istituti e scuole nellle cui classi si dovesse accertare essere sovraffollate proprio per ragioni di sanità pubblica in relazione al virus A/H1N1.

Inoltre, per far anche fronte alla eventuale pandemia causata dal virus A/H1N1, così come prevedono le norme di igiene e sicurezza sul lavoro e relativa linea guida sul rischio biologico nr. 16 emessa dagli Assessorati alla Sanità, le scuole, come tutte le comunità, sono obbligate ad adottare misure di prevenzione e di profilassi generica e specifica

La questione è aggravata anche dal fatto che tante scuole non riforniscono i servizi igienici di mezzi detergenti (carta igienica e sapone in dispenser) e per asciugarsi (asciugamano monouso in dispenser), così come previsto dalla normativa.

Ancora il Codacons poi ci informa che la responsabilità dei Dirigenti scolastici è evidente laddove non dando esecuzione alla normativa vigente, omettono di valutare i rischi dal punto di vista della Sicurezza e della Salute, e non si azionano per prevedere numeri ridotti di studenti nelle classi, con gravi ripercussioni sia nel caso di dover effettuare un’evacuazione immediata della scuola ovvero per le condizioni igieniche idonee ad evitare contagi di malattie, sempre più diffuse.

I Dirigenti Scolastici quali datori di lavoro dovranno attenersi, quindi, nella formazione delle classi e nell’allocazione degli alunni all’interno di ciascuna aula, ai criteri dimensionali minimi previsti dalla Legge che sono di 1,8 mq per alunno per le scuole primarie e dell’infanzia, e di mq.1,96 per alunno per le scuole superiori.

Il Codacons adesso ritiene che soprattutto il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale debba inoltre intervenire per tutelare il Diritto alla Salute e ad una corretta Formazione ed Istruzione da parte degli alunni, nonché il Diritto al Lavoro degli insegnanti non di ruolo che, da decenni operano all’interno dell’Istituzione Scuola, contribuendo in modo sostanziale e fondamentale al suo funzionamento e che, a causa di una politica tesa esclusivamente a “far quadrare i conti”, oggi vedono messo seriamente a repentaglio il loro futuro.

Tanasi chiede quindi, al Prefetto, alla Procura, ai Vigili del Fuoco, all’Ispettorato del Lavoro e allo Spesal, di verificare che nelle scuole sia garantita la sicurezza dei locali tutti.

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