19 settembre 2009 – red
Continuano le proteste del precari in tutta Italia. A Catania rinviato l’inizio dell’apertura delle scuole, a Blogna un lungo corteo, a Reggio si muove la politica e in Sardegna si voterà una mozione per il salva-precari. Giorno 22 dibattito davanti al MIUR e il 3 ottobre manifestazione nazionale.
A Catania salta la ripresa delle lezioni a causa dello sciopero dei docenti precari. Gli studenti catanesi non sono entrati in classe in segno di solidarietà con i docenti che si sono riuniti in assemblea presso il liceo scientifico “Galileo”. All’assemblea è interventuo il direttore regionale della Pubblica Istruzione, Guido Di Stefano.
A Bologna, ieri, i precari hanno riempito Piazza Re Enzo, nonostante la pioggia. E al grido di “Gelmini ciao” hanno concluso il corteo in piazza Maggiore dove hanno trascorso la notte in tenda.
A Reggio Calabria il Sindaco, Giusepe Scopelliti ha ricevuto una delegazione di collaboratori scolastici e personale ATA. L’impegno assunto è stato di individuare, di comune accordo, strategie in grado di fronteggiare la difficile quanto delicata questione che riguarda la salvaguardia del posto di lavoro
Intanto a Cagliari si fanno sempre più insistenti le pressioni per la revisione dell’accordo salva-precari. Il Partito d’Azione sardo ha ritirato la mozione, che invece è stata avallata dal PD. Il voto è previsto per martedi 22. Si chiede una riformulazione più equilibrata tra poteri centrali e locali, che metta in condizione i precari di non perdere il posto di lavoro.
Intato, per domenica 20 è prevista una tavola rotonda, nel presidio davanti al MIUR, alle ore 17 dal titolo “La scuola che vogliamo”. Lo scopo è di elaborare “una visione della scuola da contrapporre a quella devastante del governo Berlusconi!”
Si tratterà di un anticipo della manifestazione indetta per giorno 3 ottobre a livello nazionale, e alla quale arrivano già le prime adesioni. Ultima, in ordine di tempo è quella del PDCI
da orizzontescuola