ROMA – Le indicazioni per la chiusura delle scuole in presenza di un “andamento particolarmente grave” dei casi di influenza A; le norme igieniche e amministrative da seguire per studenti, ma anche prof e personale scolastico; no a a gite e ‘assembramenti’ con picchi di pandemia e soprattutto l’invito: “restare a casa quando si è malati”. E’ quanto prevede il documento firmato dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e dal viceministro della Salute, Ferruccio Fazio “contenente le principali indicazioni, di carattere sanitario e amministrativo, che le scuole devono osservare in presenza di casi di virus A/H1N1V e che è stato inviato oggi agli Uffici Scolastici Regionali”. –
– INDICAZIONI INIZIALI CHE POTRANNO ESSERE AGGIORNATE: Il documento “non vuole essere esaustivo rispetto alle concrete situazioni che possono verificarsi e che possono presentare caratteristiche tali da richiedere giudizi di adattamento, valutabili caso per caso. Aggiornamenti e nuove eventuali informazioni verranno prontamente inviate”, anche a seguito delle indicazioni dell’Unità di crisi.
– MISURE IGIENICHE E COMPORTAMENTALI DA ADOTTARE: da parte degli studenti e del personale è importante l’igiene delle mani; coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare immediatamente nella spazzatura; pulizia ordinaria, di superfici e suppellettili che sono a contatto con le mani. Immediata pulizia nei casi le superfici siano visibilmente sporche; non consumare cibi, bevande già assaggiate da altri, o da confezioni non integre; non mangiare utilizzando le posate di altri; non portare alla bocca penne, gomme, matite ed altro materiale di uso scolastico e/o comune; aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l’intervallo e dopo la fine di tutte le attività scolastiche quotidiane.
– RESTARE A CASA QUANDO SI E’ MALATI: studenti e personale scolastico che manifestino febbre o sindrome simil-influenzale “devono responsabilmente rimanere a casa nel proprio ed altrui interesse, ed è consigliabile contattare il medico o pediatra di famiglia, quando i sintomi persistono o si aggravano”. Il tutto per evitare l’insorgenza di complicanze dell’influenza per la persona che ne è affetta ed evitare il contagio.
– RIAMMISSIONE A SCUOLA: La riammissione alla vita di comunità é consigliabile dopo 48 ore, e comunque non prima di 24 ore dalla scomparsa della febbre, salvo diversa indicazione del medico. Tale periodo varia a seconda del quadro clinico e della scomparsa della febbre. Pertanto, si raccomanda di mantenere il flusso informativo tra amministrazione scolastica, Asl, medici e pediatri curanti e genitori in maniera più coerente possibile. E’ raccomandato, in particolare per i bambini, che ha ritorno a scuola ci sia la “corretta applicazione della gestione delle secrezioni respiratorie e l’igiene delle mani”. La riammissione a scuola avverrà secondo le modalità già in uso nelle singole Regioni e province Autonome.
– COSA FARE IN CASO DI SINTOMI INFLUENZALI: il personale scolastico deve contattare direttamente i genitori o chi ne fa le veci, per la presa in carico dei minori a domicilio. Nel caso la sindrome influenzale si manifesti nel personale della scuola, il dirigente scolastico, o chi da lui delegato, lo inviterà a recarsi a casa ed eventualmente a contattare il medico curante, il quale si occuperà dei provvedimenti di astensione dal lavoro, come da normativa vigente. Resta indispensabile e doveroso, ai fini di sanità pubblica, mantenere la gestione trasparente dell’informazione tra tutti gli interessati.
– CON PANDEMIA SISTEMA MONITORAGGIO ASSENZE: In corrispondenza del picco epidemico atteso, sarà pianificato con le Regioni un sistema sentinella per monitorare le assenze (dagli asili nido alle scuole superiori), identificando le scuole da coinvolgere per ciascuna Azienda Sanitaria Locale, d’intesa con le Autorità scolastiche. Tali dati permetteranno di monitorare l’andamento delle assenze rispetto al dato storico degli anni precedenti, l’evoluzione della curva epidemica, l’eventuale presenza di un cluster all’interno di una scuola.
– CON PANDEMIA NO GITE E ‘ASSEMBRAMENTI’: In caso di picchi o di focolai diffusi di influenza pandemica da virus AH1N1v, potranno essere implementate misure per limitare gli assembramenti e, secondo le indicazioni della Asl competente, si valuterà, da parte dei Dirigenti scolastici, la possibilità di posporre gite scolastiche, eventi e altre manifestazioni che assemblino più classi/istituti scolastici nei periodi di picco.
– EVENTUALE CHIUSURA MIRATA DI SCUOLE: I vantaggi della chiusura delle scuole appaiono decisamente modesti in relazione ai problemi sociali, sanitari e di sicurezza che si verrebbero a creare. La chiusura può invece mantenere un significato di opportunità in presenza di un andamento particolarmente grave dei casi di malattia. Tali situazioni, ad oggi a bassissima probabilità di accadimento, saranno valutate al momento ed potranno essere, eventualmente, oggetto di ulteriori indicazioni. Su segnalazione delle autorità sanitarie – ASL, e previa adeguata valutazione del rischio, il Sindaco del Comune ove è sita la scuola, d’intesa con il dirigente scolastico, può determinare la sospensione in tutto o in parte delle attività didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della scuola. La durata della sospensione delle attività didattiche o della chiusura della scuola dipenderà dalla gravità e dall’estensione della malattia. Le scuole, per le quali sarà disposta la sospensione dell’attività didattica, potranno comunque rimanere accessibili agli insegnanti e al personale, per facilitare la continuità dell’insegnamento, anche se con altre modalità.
NAPOLI: 2 CASI, STOP A LEZIONI IN UNA CLASSE
A Napoli, e’ stato deciso lo stop delle lezioni in una classe del liceo classico dell’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli in seguito all’accertamento di due casi tra studenti. Per entrambi gli alunni, rende noto l’istituto Suor Orsola, “é ottimo il decorso dell’influenza” e la struttura è “totalmente separata da quella universitaria nella quale non si é verificato nessun tipo di allarme”. Il primo caso di influenza A/H1N1 si è verificato martedì scorso; dopo l’accertamento all’ospedale Cotugno e la successiva comunicazione alla scuola, il dirigente scolastico Lucio D’Alessandro, di comune accordo con i genitori degli alunni, ha deciso di sospendere le lezioni; il resto della scuola ha continuato a funzionare regolarmente. Per lunedì 21 settembre nella sede scolastica saranno presenti rappresentanti del servizio di epidemologia dell’Asl per fornire informazioni ad allievi e famiglie.
“Una misura che andava presa, ma non c’é da aver paura” spiega Alberto Bottino, direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Campania. “Abbiamo inviato una circolare a tutte le scuole della regione – dice – spiegando che, allo scopo di rasserenare il clima di apprensione che si è creato nei giorni precedenti l’avvio dell’anno scolastico, sarà avviata una campagna informativa, in collaborazione con l’assessorato regionale alla Sanità e l’Asl, con la distribuzione di opuscoli”. Lo scopo, spiega poi, è di informare gli alunni e le loro famiglie per “evitare allarmismi” e spiegare “qual è la giusta prassi anche igienica per evitare il diffondersi del virus”. “Si parla di quest’influenza accentuando la sua pericolosità – ha concluso – ma non lo è, si può stare tranquilli e soprattutto occorre evitare inutili allarmismi”.