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Precariato: LETTERA APERTA

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A TUTTI I PRECARI COME ME
A TUTTI I CITTADINI, ELETTORI E CONTRIBUENTI
A TUTTI COLORO CHE SI SENTONO VESSATI DA CHI CI GOVERNA
A TUTTI QUELLI CHE NON VOGLIONO PIù TACERE
A TUTTI 

Avrei preferito non uscire dal mio guscio…
ma quello che sta accadendo in ITALIA e nella mia SICILIA in particolare
in questo storico e pericolosissimo momento mi induce,
anzi mi costringe, a farlo:
è giunto il tempo di fare sentire la mia voce!

Si sta verificando un vero LICENZIAMENTO DI MASSA
il più grande e crudele nella storia della Repubblica,
che coinvolge tante persone, tante famiglie ridotte in povertà
in quanto la maggior parte mono-reddito.

Tanti, come me, hanno faticato moltissimo e sacrificato altrettanto
per costruire giorno dopo giorno la propria professione
all’interno della Scuola.
Fatica e sacrifici che, tuttavia, sono stati ripagati
con una istantanea liquidazione senza appello da parte di chi ci governa,

da parte di chi dovrebbe saggiamente amministrare “la cosa pubblica”
ed, invece, tutela semplicemente i propri interessi incurante di Noi.

Ho iniziato questo cammino di ribellione alle insulse iniziative legislative

che stanno mettendo in ginocchio la Scuola Pubblica
dopo avere parlato a lungo con Giacomo Russo
e con il suo collega Paolo Di Maggio,
che con determinazione e senza esitazione hanno iniziato
LO SCIOPERO DELLA FAME.
Entrambi Assistenti Tecnici della scuola, precari da tanti anni
e rimasti senza lavoro a causa dei tagli operati
da questa irrazionale riforma.
Ho deciso di unirmi a loro, in questa difficile forma di protesta
e così hanno fatto insieme a me Rossella Di Gregorio,
Docente della Primaria e Giovanni Bologna, Collaboratore Scolastico,

timorosa dei possibili esiti di questa scelta,
ma forte dell’obbiettivo da raggiungere:
arginare gli effetti devastanti di questa manovra fatta di tagli e di soprusi, anzi di più,

ripristinare la situazione preesistente ad essa
fermando “la riforma gelmini”, ed ottenere, addirittura, la stabilizzazione

che è un nostro diritto indifferibile, per riconquistare il nostro lavoro
ed insieme ad esso la nostra dignità,
che stanno tentando impunemente di calpestare
nella loro superficialità ed ignoranza.
Superficialità che li porta a vivere una vita fatta di telecamere
e di sorrisi finti e vacui lontana dagli elettori
ed incurante dei loro reali bisogni.
Ignoranza delle esigenze dei cittadini e di coloro che,
ancora meno fortunati di noi, cercano rifugio nella nostra terra
e trovano, invece, dei Caronti pronti a traghettarli verso la morte.

INSIEME abbiamo deciso di richiamare l’attenzione
del nostro Governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo,
per riuscire ad incontrarlo e proporgli le nostre fondamentali istanze,

facendoci portavoci rappresentativi delle varie componenti della Scuola, Docenti ed ATA,

che nei giorni dello sciopero della fame
ci sono stati vicini, ci hanno incoraggiato e, a loro volta,
hanno tratto coraggio dal nostro digiunare.
Abbiamo vissuto in strada (in Via Praga dinanzi l’USP di Palermo),
per giorni e giorni, come vagabondi privi di casa e di futuro
ma lo abbiamo fatto per difendere le nostre case, il nostro futuro
e quello delle nostre famiglie.

Il Governatore ci ha chiesto di sospendere lo sciopero della fame
e lo abbiamo fatto, temporaneamente.
Ci ha ricevuto, ha dialogato con noi e, ritengo,
abbia compreso fino in fondo ascoltando le nostre parole
ma, soprattutto, leggendo nei nostri occhi
il dramma che sta investendo circa 7000 persone in Sicilia
e tantissime altre ancora in tutta Italia.
Ci ha promesso che, insieme a noi, avrebbe lottato
per sconfiggere questa piaga indotta,
questo terremoto derivante non da una calamità naturale,
bensì dall’incompetenza e dalla volontà di zittire la Scuola,
di mettere a tacere la Cultura, di creare fantocci senza speranza
e disposti ad elemosinare qualsiasi briciola dalla tavola dei potenti.

Attendiamo ancora una risposta dal Governatore
anche se oggi, 14 settembre 2009, ci ha snobbato e deluso
non facendosi trovare al Palazzo della Regione Sicilia.
Eravamo veramente tanti, provenienti da tutte le province siciliane,

speranzosi di un risultato ma abbiamo gridato invano.
Con Lui avremmo voluto continuare a dialogare.
Tuttavia, questo, anche se ci ha provocato un’infinita tristezza,
non ci ha scoraggiato: vogliamo che mantenga il Suo impegno
che, anzi, vada oltre le Sue e le nostre aspettative. Ce lo deve!
Ci aspettiamo ancora tanto!
Non ci svenda ad una maggioranza che, senza di noi,
presto diventerà minoranza, ci sono istanze più forti e pregnanti
che non le logiche di partito e di coalizione politica,
ci sono le istanze di coloro che dal loro lavoro
devono trarre sostentamento
e non per gozzovigliare tra una festa mondana
ed una formale visita diplomatica.

Ci ascolti GOVERNATORE, la Sicilia trema e necessita di interventi urgenti.

Non si faccia intimorire, è un’occasione di cui fare tesoro.

La stessa cosa dico ai vari reggenti di partito, ai sindacati.
Non chiudetevi nel Vostro orticello, guardatevi intorno e, per una volta,

impegnatevi unendo tutte le Vostre forze,
uscendo dalle logiche settoriali e personalistiche,
mettendo da parte i Vostri simboli e bandiere.
Le vite umane contano di più!

Non sono una facilona buonista, né una qualunquista.
Anch’io ho la mia fede politica,
ma ritengo che questo non sia il momento di farla primeggiare.
Questo, piuttosto, è il momento di restare tutti uniti e compatti,
affinché la disgregazione ed i particolarismi non sviliscano la nostra forza.
Chiedo, inoltre, l’intervento di PAPA Benedetto XVI, e lo faccio non da contestatrice,

ma da Cattolica praticante
che si sente parte viva della CHIESA,
ed insieme al Suo intervento chiedo quello dei Vescovi
e di tutta la gerarchia ecclesiastica, affinché ascolti il Suo MONITO,
che è MONITO di DIO. 

E’ fondamentale dare voce ai deboli,
a quelli che non hanno più come sostentarsi
perché hanno perso il loro lavoro
a causa dei tagli indiscriminati e crudeli fatti nella Scuola, e non solo.
GESù CRISTO è venuto in mezzo a noi per farsi voce dei deboli
e degli oppressi.
Non vanifichiamo il suo immenso SACRIFICIO,
ridiamo forza al Suo messaggio, di Amore, Pace e Condivisione,
ridiamo forza alla Buona Novella.
Chi Governa ci umilia, ci perseguita,
cerca di spegnere le vite di molti a vantaggio di pochi;
ed al contempo non permette che l’informazione passi,
che il nostro boato risuoni.
Infatti, le televisioni sia private, che pubbliche mandano messaggi falsati
o addirittura nessuno,
ed anche i quotidiani non danno il necessario risalto
a questa tragedia umana, a questo OLOCAUSTO DI STATO:
poche righe di tanto in tanto, qualche breve storia di vita
che presto si dimentica, un paio di foto e quasi sempre le più ridanciane.
 
Per questo abbiamo deciso di non fermarci,
di continuare a gridare con forza,anche, di nuovo, col nostro silenzio:

ricominciando tra qualche giorno lo SCIOPERO DELLA FAME,
per unirci alle colleghe di Messina, Letizia Sauta e Rosaria Marchetta, entrambe Docenti,

per creare con loro un cordone di solidarietà
e di impegno comune che riuscirà a sfondare, ne sono certa,
il muro di indifferenza che ancora rende sordi tanti, troppi,
ed a coinvolgere coloro che ancora, indecisi, ci guardano da lontano.
 
LIELLA STAGNO  Docente PRECARIA di Scuola Media di II Grado ora DISOCCUPATA

p.s.

– il 18 settembre: SIT-IN in Piazza Politeama dalle 16:00 alle 24:00

– il 19 settembre: SIT-IN in Piazza Verdi dalle 16:00 alle 24:00

– il 22 ed il 23 settembre: BOICOTTIAMO RAI 2 tutto il giorno
  (come segnale forte di contestazione contro l’oscuramento dell’informazione

  nei canali del servizio pubblico)

– Negli altri giorni, e fino al 20 settembre saremo sotto i portici
  di in Via Ruggero Settimo per informarVi
  delle altre nostre, prossime, iniziative

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