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17 settembre 2009 – Lalla da orizzontescuola
Dai resoconti sindacali dell’incontro avvenuto il 15 settembre apprendiamo che il ministero ha presentato varie versioni della bozza di decreto, nella quale i provvedimenti sono estesi ad un numero maggiore di docenti e sono chiarite in modo più tecnico le istruzioni operative. Attesa per i prossimi giorni una nuova, definitiva, bozza.
En passant, è stato chiarito che in attesa del provvedimento i Dirigenti Scolastici possono conferire le supplenze secondo la normativa attualmente in vigore (contratti definitivi da GI relative al 2009/10).

Destinatari del provvedimento saranno quindi, oltre coloro che hanno ricevuto un incarico annuale nell’a.s. 2008/09 da GaE, anche i docenti che sono stati individuati da GI, anche solo per uno spezzone, purchè risultino inclusi a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento (ergo no provvedimento per docenti di III fascia GI). [fermo restando il diritto alla disoccupazione]

Una importante novità (sugli effetti della quale forse ci si dovrebbe soffermare) è quella di poter scegliere la provincia in cui “mettersi a disposizione”:

  • quella di inclusione a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento provinciali
  • quella di inclusione nelle graduatorie d’istituto 2009/10
  • una delle province aggiuntive qualora si sia stipulato, in tale provincia, un contratto su spezzone al fine di garantire il completamento dell’orario.

Naturalmente se si sceglie la provincia in coda tale limitazione ricorre anche nella nuova graduatoria che verrà fuori da questo provvedimento.

Scelta dei distretti

La disponibilità non coprirà più l’intero provinciale per le province estese, ma ci saranno dei criteri

  • almeno 2 distretti nelle province che ne comprendono fino a 5;
  • 3 nelle province da 6 a 10;
  • 4 in quelle da 11 a 15 e 5 negli altri casi.
  • Relativamente alle supplenze brevissime (fino a 10 giorni) nelle scuole dell’infanzia e primaria la disponibilità è invece prevista per un solo distretto.

Valutazione del punteggio

L’unico resoconto ad occuparsi di questo punto è quello della FGU, che afferma:

“Nella domanda di inserimento nelle liste di disponibilità dovrà essere indicata la classe di concorso o posto al quale attribuire il punteggio spettante” e questo farebbe propendere per una scelta a monte operata dal docente, ma si legge anche:

“Il punteggio, pur in assenza di contratti relativi al corrente anno scolastico, va attribuito esclusivamente alla classe di concorso che ha dato il diritto all inserimento nelle suddette liste” e dunque la classe di concorso dell’incarico 2008/09.

Resta inteso che la disponibilità va intesa per tutte le classi di concorso per cui si ha titolo.

Esclusi dal provvedimento
Restano esclusi dal provvedimento coloro che nel 2009/10 hanno rinunciato ad una cattedra per la stessa classe di concorso in cui insegnavano nel 2008/09 (a meno che la rinuncia non sia stato per spezzone in assenza di cattedra).

Passaggio dall’indennità di disoccupazione ordinaria alle supplenze/ progetti regionali

  • per i docenti già impegnati nei progetti finanziati dalle regioni sarà possibile accettare un incarico annuale o fino al termine delle attività didattiche che si rendesse disponibile successivamente.
  • La disoccupazione (6 mesi al 60%, 2 mesi al 50% ed eventualmente altri 4 mesi al 40% per gli ultracinquantenni) riparte ex novo automaticamente dopo ogni periodo in cui c’è stata una supplenza.

Si è discusso anche delle sanzioni legate alla mancata accettazione di una supplenza, ma i resoconti non dicono nulla al riguardo, anche se nello schema da noi elaborato “Salva precari: chi si salva e chi affonda” avevamo già evidenziato i vincoli presenti nella prima stesura della bozza:

1. Non sarà possibile rifiutare le supplenze o la partecipazione ai progetti proposti, pena la perdita dell’indennità
” la rinuncia immotivata a un contratto comporta la decadenza dal diritto ad essere interpellato per ulteriori proposte di contratto, la conseguente perdita del diritto all’attribuzione del punteggio relativo all’anno scolastico, nonchè la perdita del diritto a percepire l’indennità di disoccupazione”

La novità dovrebbe essere l’introduzione della possibilità di motivare il rifiuto

Esiti incontro sindacati ministero su decreto salva precari

Esiti incontri al Ministero su salva precari/2

Decreto attuativo del provvedimento sui precari. Resoconti 3

Consiglio anche di leggere Il pacchetto salva precari: chi si salva e chi affonda? , con i dovuti distinguo tra i provvedimenti noti prima del 15 settembre e le modifiche apportate

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