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OGGI A PALERMO UNA GRANDIOSA MANIFESTAZIONE DI LOTTA DELLA SCUOLA PRECARIA

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 Era nelle previsioni, ma i numeri della Manifestazione regionale  della scuola organizzata  oggi dalle  OO.SS. Scuola Regionali (Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS  Confsal) fanno venire i brividi! Fin dalle prime ore del mattino,  anche se il raduno era previsto per le 10,00, migliaia di  lavoratori della scuola precari e non di tutta  la Sicilia  , stazionavano a piazza Marina che avevano raggiunto con ogni  mezzo: automobile, treno, pullman.
 L’arrivo dei Segretari Generali Regionali Confederali e della  Scuola, di alcuni sindaci e delegati dei comuni di Cianciana,  Alessandria della Rocca, Bivona, Petralia Sottana con i relativi vessilli e degli esponenti politici dell’opposizione (Cracolici,  Lumia, Mattarella), ha riscaldato l’atmosfera con uno sventolio  di bandiere spiegate in una giornata abbastanza calda e assolata.
 Fin dalle prime battute d’avvio il clima era il migliore  possibile per rappresentare una protesta composta ma forte dei  precari della scuola e di tanti docenti di scuola che si sono  associati. C’era anche la statua di San Precario … il migliore  in calendario, con la data di oggi; ai suoi piedi i ceri votivi  per  la Gelmini  , Tremonti, Brunetta e Berlusconi, ritenuti i 4 (santi) dell’apocalisse!
 Il corteo ha iniziato a snodarsi lungo l’asse di Corso Vittorio  Emanuele intorno alle ore 10,30 ma lungo il percorso sono state  tante le delegazioni provinciali che si sono aggregate, formando  una marea di addetti, in protesta civile, che ha raggiunto la  presidenza della Regione dopo circa due ore.
 Secondo Angelo Prizzi, Segretario Generale della CISL Scuola  Sicilia “i tagli insostenibili per la Sicilia  e le misure parziali ed insufficienti finora adottate da un  governo che non intende cambiare rotta” sono le questioni di  fondo che devono essere affrontate dal governatore Lombardo con il  ministro Gelmini.
 Ciò significa – continua Prizzi – che il prossimo incontro  MIUR – Regioni – OO.SS. Scuola non può e non deve limitarsi  ad armonizzare i comportamenti e gli interventi a livello  regionale, ma soprattutto dovrà dire cosa e come fare per  ampliare un’offerta di lavoro inadeguata a fronte di migliaia di  precari che resteranno senza alcun contratto: per  la Sicilia  si tratta di 6.779 i precari della scuola (5.198 insegnanti e  1.581 ATA).

I “tagli” veri in Sicilia sono i  seguenti:
–    nella scuola primaria  sono stati tagliati 1.549 posti:  143 ad Agrigento,  89 a  Caltanissetta,  331 a  Catania,  63 a  Enna,  209 a  Messina,  373 a  Palermo,  91 a  Ragusa,  112 a  Siracusa e  138 a Trapani;
 –   nella scuola secondaria  di primo grado i posti in meno sono 1.501:  135 ad Agrigento,  86 a Caltanissetta,  325 a  Catania,  64 a  Enna,  183 a  Messina,  385 a  Palermo,  89 a  Ragusa,  105 a Siracusa e  129 a  Trapani;
 –   nella scuola  secondaria di secondo grado  i  tagli  sono 1.455: 136 ad Agrigento,  88 a Caltanissetta,  296 a  Catania,  53 a  Enna,  177 a  Messina,  348 a  Palermo,  94 a  Ragusa,  132 a Siracusa e  131 a  Trapani;
 –   gli  insegnanti di sostegno che non hanno avuto la conferma del posto  sono 693: 58 ad Agrigento,  24 a  Caltanissetta,  112 a  Catania,  30 a  Enna,  161 a  Messina,  119 a  Palermo,  31 a Ragusa,  60 a  Siracusa e  98 a  Trapani.
 –   gli  amministrativi in tutto sono 1.581.

Le “innovazioni”  tremontigelminiane
Insomma, una vera mannaia sull’istruzione  che durerà almeno un triennio con un taglio complessivo secondo  la “cura” tremontiana di 87mila docenti e 44mila Ata. Il tempo  pieno, nonostante il trionfalismi del ministro Gelmini, è stato  devastato dallo spezzatino orario; le classi delle superiori sono  affollattissime anche in presenza di alunni con disabilità; nella scuola primaria, almeno secondo  la Gelmini  , tutto si è risolto con l’eliminazione delle compresenze per  far posto al maestro unico/prevalente. Le novità sono: le pagelle  on line e le assenze comunicate ai genitori per sms.

Le richieste alla Regione Siciliana
Alla delegazione regionale (Armao,  Cianciolo, Monterosso) che ha sostituito il governatore Lombardo  assente i sindacati hanno  chiesto un intervento più incisivo sul governo nazionale che  porti alla modifica della legge sui tagli alla scuola, ulteriori  stanziamenti regionali e comunitari e l’istituzione di un tavolo  di crisi regionale sulla scuola siciliana. Hanno sollecitato anche  un piano pluriennale di stabilizzazione del personale docente e  Ata.
(ninni bonacasa)

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