La Cisl scuola nutre perplessità sul regolare inizio delle lezioni. I problemi da risolvere sono molti. Oggi a Palermo manifestazione di protesta sui «tagli». La Cisl scuola di Catania, per consentire a una nutrita rappresentanza di precari di prendere parte alla manifestazione di oggi nel capoluogo siciliano, ha messo a disposizione dei docenti non di ruolo due pullman.
L’obiettivo della Cisl scuola, dichiara il segretario generale del sindacato Pippo Denaro, è di frenare i «tagli» che a Catania hanno messo nella più completa disoccupazione oltre 1500 famiglie. A questo punto è urgente, rileva Denaro, che tutte le organizzazioni sindacali della scuola si battino per il ritiro della norma governativa che prevede altri 50mila licenziamenti per ciascuno dei prossimi due anni».
La Cisl scuola catanese, inoltre, nutre forti perplessità per il regolare inizio delle lezioni nelle scuole catanesi dal momento che rimangono ancora insoluti molti problemi. Per esempio, oltre il 25 per cento di alunni non otterrà l’insegnante di sostegno, che aveva svolto attività didattica nel decorso anno scolastico. Detto docente o è stato licenziato, ovverossia è perdente posto. Secondo Denaro «vi saranno aule sovraffollate ed alunni diversamente abili che non avranno garantito il docente specializzato, o, se riusciranno ad averlo, questi avrà solo poche ore, per cui non potrà effettuare una valida programmazione che consentirebbe all’alunno disabile una gratificante integrazione nel contesto della classe».
Problematica anche la situazione del personale Ata. Infatti, secondo la Cisl scuola «molti uffici di segreteria si troveranno con il personale ridotto ed in molti istituti mancheranno i collaboratori scolastici, con le conseguenze di un tempo scuola ridotto, per non parlare della vigilanza degli istituti che non verrà garantita».
Infine, la Cisl scuola lancia un appello. «Ciascun collegio dei docenti delle scuole catanesi dovrebbe stabilire, per consentire ai precari di potere lavorare, di rinunciare ad eventuali spezzoni di ore disponibili (fino a 6 ore), proposti dal preside, come per legge, in aggiunta all’orario di cattedra (18 ore), affinchè il dirigente scolastico, una volta avuto il rifiuto dai docenti titolari di volere ore aggiuntive all’orario di cattedra, possa reclutare i supplenti».
Infine, la Cisl scuola, viene detto nel comunicato «sarà vigile sui temi della sicurezza delle scuole considerato che non sono più tollerabili classi sovraffollate rispetto a quanto stabilito per legge, 1,80 mq per alunno».