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Dopo le proteste di piazza, il governo si occupa dei precari della scuola

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La Gelmini non perde l’occasione di indirizzare una stoccata al centro-sinistra. “La sinistra fa credere che il precariato sia nato con questo governo. In passato – ammonisce – si facevano concorsi per centinaia di migliaia di persone anche senza posti disponibili”. Così le graduatorie si sono gonfiate di pretendenti al posto fisso. “La scuola – continua il ministro – è stata pensata come un ammortizzatore sociale, senza stabilire quanti posti fossero davvero necessari, non un servizio“. E incalza: “Non serve andare sui tetti per dimostrare attenzione, ma rimboccarsi le maniche: per questa ragione abbiamo affrontato la formazione iniziale a numero programmato. Non voglio essere compartecipe della creazione di nuovo precariato”.
Ma da Palermo, l’ex ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, avverte: “E’ una farsa. Il costo dell’operazione dei contratti di disponibilità – spiega – è lo stesso a conti fatti della riconferma dei precari dello scorso anno. Perché – si chiede Fioroni – non si è percorsa la strada più semplice di riconfermare chi ha lavorato l’anno scorso?”.
si vuole far passare un idea: che le graduatorie ad esaurimento siano da cestinare”. Con un grosso punto interrogativo per i 273 mila precari inseriti nelle liste provinciali.

di SALVO INTRAVAIA
La Repubblica (3 settembre 2009)

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