Alle ore 14 è stata occupata dai precari della scuola. Fin dalla mattinata circa 300 “disoccupati” avevano iniziato la protesta con un sit-it davanti la sede dell’Ufficio scolastico provinciale di via Coviello. L’occupazione, fa seguito alle azioni di protesta iniziate ieri con un corteo che si è recato in prefettura per ottenere un’incontro con il prefetto. Il coordinamento precari ha comunicato che il presidio andrà avanti ad oltranza.
IL REPORT DEL COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA – COMITATO SOSTEGNO CATANIA
“Si è capito subito che sarebbe stata una giornata molto calda, all’USP di Catania, dall’ingente spiegamento di forze dell’ordine ivi schierato dalle prime ore del mattino.
Alle ore 09.00 è cominciata l’affluenza dei precari della scuola di ogni ordine e grado e degli ATA e verso le 9.30 già si registrava la presenza di circa 200 persone, arrivate ad almeno 400 verso le 10.00.
I docenti hanno subito manifestato la propria indignazione quando sulla porta dell’USP è apparso un cartello sul quale vi era scritto che il ricevimento settimanale del pubblico era per oggi sospeso per “gravi motivi di ordine pubblico”.
E’ stata questa la prima molla a spingere i manifestanti a voler entrare all’interno dell’edificio, subito violentemente respinti dalle forze di polizia che presidiavano gli ingressi dello stesso.
Di questi tentativi di accedere ne sono stati effettuati ben tre, tutti respinti dalla polizia senza tanti complimenti.
Molte maestre hanno lamentato violenti spintoni, dita piegate, occhiali volanti, schiacciamenti varii.
Ad un certo punto un gruppo di precari si è portato sulla terrazza/lastrico solare dell’edificio, sventolando la bandiera del CPS, lanciando centinaia di volantini e manifestando la propria presenza molto rumorosamente.
La folla dei docenti da basso è letteralmente esplosa in un’ovazione di sostegno ed approvazione di quanto in atto.
Dopo che i precari hanno abbandonato la terrazza, ad una delegazione degli stessi è concesso di salire dal Dirigente o da altro funzionario.
Tale delegazione, formata da sette docenti in rappresentanza di ogni ordine e grado, viene fatta accedere all’edificio, mentre viene impedita l’uscita a chicchessia dallo stesso.
I sette colleghi occupano l’USP, manifestando l’intenzione di non abbandonare più l’edificio.
Arrivano varie ambulanze, non si sa bene chiamate da chi o perché, forse semplicemente per permettere a qualcuno dei presenti di poter lasciare il palazzo.
Dopo lunghe trattative, i precari chiedono ed ottengono di poter tutti accedere all’edificio ed occuparlo a tempo indeterminato, impegnandosi a lasciar uscire regolarmente dall’USP tutti i presenti.
Alle ore 14.00 si aprono le porte, i precari accedono all’atrio dell’USP mentre gli impiegati lo lasciano.
L’USP di Catania è occupato a tempo indeterminato.”