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Caltagirone, sindaci in riunione per la gestione dei fondi comunitari

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Il Municipio di Caltagirone è da oggi il luogo di svolgimento di incontri per attivare, nel territorio, importanti risorse comunitarie. Convocate dal sindaco Francesco Pignataro, si terranno il 24 agosto, alle 17,30, e il 26 agosto, alla stessa ora, due riunioni dei sindaci dei 12 Comuni del comprensorio calatino: oltre Caltagirone anche Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Mineo, Mirabella Imbaccari, Niscemi, Palagonia, San Michele di Ganzaria, Raddusa, Ramacca e Vizzini,

 

tutti appartenenti all’area di ricomposizione territoriale n. 20 Calatino – Caltagirone, così come delimitata dal dipartimento Programmazione della Regione siciliana in relazione al piano strategico del Comune di Caltagirone.

Agli incontri sono stati invitati anche i primi cittadini dei rimanenti tre centri del Calatino (Militello in Val di Catania, San Cono e Scordia) appartenenti ad altre aree di ricomposizione territoriale e – al secondo – i rappresentanti dei quattro enti e/o organi sovra comunali, vale a dire l’Agenzia di sviluppo integrato, il Consorzio Asi (Area sviluppo industriale), la società Kalat Ambiente e la società Gal Kalat.

«Quella così avviata – afferma il sindaco di Caltagirone Francesco Pignataro – è una fase importante della programmazione perché da essa potrà dipendere l’arrivo, nel nostro territorio, di consistenti risorse. Si pongono, quindi, le basi per realizzare un nuovo processo di sviluppo economico e sociale, attraverso interventi che hanno come riferimento il piano strategico di cui Caltagirone si è già dotata negli anni scorsi e che è stato, quindi, riconosciuto come lo strumento cardine attorno a cui operare».

Si tratta dei finanziamenti previsti dall’Asse VI – Sviluppo urbano sostenibile e riguardanti le aree urbane e la territorializzazione attraverso gli strumenti di attuazione Pisu (per le città con più di 30 mila abitanti) e Pist (per le aggregazioni di territori contigui con almeno 100 mila abitanti) predisposti dagli stessi enti locali.

Le aree di ricomposizione territoriale sono state individuate dalla Regione attraverso il riferimento ai piani strategici predisposti dalle città con più di 30 mila abitanti (Caltagirone in quest’area), mentre il loro dimensionamento è stato attuato facendo riferimento ai Sistemi locali del lavoro.

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