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Occupato il provveditorato di Agrigento: gli effetti delle bugie della Gelmini.

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Centinaia di operatori della scuola, tra insegnanti e personale ATA, non avranno più un lavoro a partire da settembre.
Siamo ad Agrigento, la città di Alfano, una delle province più disastrate d’Italia, dove sarebbe auspicabile potenziare i servizi, anziché distruggerli. L’effetto-Gelmini si è abbattuto con estrema violenza anche qui e il personale ATA si è visto costretto a prendere possesso del provveditorato agli studi, per protestare e chiedere il sacrosanto diritto al lavoro. Sono quasi tutti precari, gli stessi che, nonostante le difficoltà quotidiane per raggiungere scuole lontanissime dalla loro residenza, hanno saputo garantire l’efficienza della scuola pubblica in questa provincia. Sono lavoratori con figli e mutui da pagare. Non è uno scherzo, anche se alla Gelmini, tutto questo, non fa nè caldo, nè freddo. Anzi, secondo la Gelmini il proprio operato è ottimo. Beh, secondo la linea liberticida e fascista del governo lo è senz’altro! Noi dobbiamo sempre tenere presente che quando un ministro di questo governo sostiene la bontà delle proprie idee, sta dicendo la verità, ma è una verità che corrisponde soltanto al loro scriteriato progetto di distruzione dello Stato di diritto.
Noi crediamo che, dopo le proteste dell’Onda, a questo punto, si leveranno quelle più concrete dei lavoratori toccati più direttamente dalla ‘riforma’ Gelmini. Così come sta avvenendo nel campo metalmeccanico (INNSE, Manuli, NOVICO…), anche la scuola sta avendo i suoi ‘eroi fai da te’ (visto che i sindacati latitano). L’occupazione del provveditorato di Agrigento è già un segnale chiaro. Si attende l’effetto emulazione nel resto d’Italia.

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