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Precari storici e immissioni in ruolo

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05 agosto 2009
Pubblichiamo i comunicati dei sindacati sulle misure “salva precari” e immissioni in ruolo.

UIL. Precari: rimane aperta la ricerca della soluzione. Indennità di lavoro: quattro interventi concreti
Occorre fare tutto il possibile perché a settembre i precari della scuola non restino senza lavoro e senza stipendio

Al termine dell’incontro con i segretari dei sindacati scuola il ministro Gelmini si è impegnato a:

  1. Individuare il numero delle persone, con incarico a tempo determinato, che a settembre rischiano concretamente di non avere più un lavoro.
  2. Concludere l’intesa con l’Inps
  3. Ricercare intese con le Regioni, sulla base dell’intesa già raggiunta con la regione Sardegna e della disponibilità avanzata da altre regioni per interventi a sostegno dei precari e per la qualificazione dell’offerta formativa
  4. Il ministro si è impegnato per un provvedimento legislativo, che dovrà essere assunto a livello di Governo in un decreto di urgenza tra quelli già previsti, per il riconoscimento del servizio e per la priorità sulle supplenze.

E’ stato fissato un incontro tecnico su questi temi e sulle questioni connesse all’organico di fatto per il 25 agosto prossimo.
Verificheremo in sede sia tecnica che politica gli esiti di tale impegno.
Occorre che anche le Regioni che ancora non lo hanno fatto, stabiliscano modalità di intervento in questo settore.

Tale impegno – ha detto Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola – va nella direzione da noi proposta. Nel corso dell’incontro – ha aggiunto Di Menna – abbiamo evidenziato che l’insieme di queste misure ha carattere di particolare urgenza.

Occorre fare tutto il possibile, non lasciare nulla di intentato, in modo da garantire a migliaia di persone che hanno lavorato, per molti anni con incarico annuale nelle scuole, di vedere riconfermati retribuzione e lavoro. Il prossimo anno, considerato il turn over, potrebbero essere nuovamente reimpiegati stabilmente.

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SNALS chiede garanzie per i precari

M. P. Nigi: “Disattesi finora gli impegni presi. Insufficiente il numero delle immissioni in ruolo”

“Pur apprezzando la disponibilità del Ministro e le possibili aperture annunciate nell’incontro odierno con le OO.SS., lo SNALS-Confsal è molto preoccupato per la mancata attuazione, a tutt’oggi, degli impegni assunti dal Governo per garantire la continuità del lavoro del personale precario – docente e amministrativo – con nomina annuale nel corrente anno scolastico”, ha dichiarato il segretario generale Marco Paolo Nigi .

“Per quanto riguarda le immissioni in ruolo, lo SNALS-Confsal – ha proseguito Nigi – ritiene che il contingente dei posti, 16mila tra docenti e amministrativi, sia insufficiente rispetto a quelli realmente vacanti e chiede, pertanto, un ulteriore provvedimento integrativo”.

“Qualora non si provveda, in tempi brevi, a emanare i giusti provvedimenti, anche legislativi – ha concluso Nigi -, lo SNALS-Confsal si riserva di avviare a settembre, alla ripresa delle attività, tutte le iniziative possibili a tutela dei legittimi interessi dei precari della scuola ”.

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CGIL. Assunzioni insufficienti e ancora nessuna risposta per i precari

Nell’incontro di oggi 4 agosto, convocato con grave ritardo dal Ministro, abbiamo ribadito in nostro giudizio sull’inadeguatezza del numero di assunzioni in ruolo del personale docente e ata a fronte delle disponibilità di posti vacanti.

Abbiamo sottolineato che questo risultato, seppur insufficiente, è stato raggiunto grazie alle nostre iniziative di protesta fino al sit-in del 15 luglio con le associazioni dei precari.
Purtroppo dobbiamo constatare che sugli interventi a favore dei precari siamo ancora alle comunicazioni verbali e ad ipotesi fumose.
Al momento non è chiaro quali strumenti legislativi il governo intende utilizzare, come saranno definite le normative di accompagnamento ed i tempi che saranno necessari per la loro applicazione.

In mancanza di risposte in tempi rapidi per il personale precario, docente e ata, senza garanzie rispetto alle graduatorie ad esaurimento e alla situazione debitoria delle scuole è chiaro che il prossimo anno scolastico non potrà iniziare in modo regolare.
Abbiamo chiesto con fermezza che tutte le operazioni di immissioni in ruolo e di nomine annuali, siano concluse entro la fine di agosto per dare certezze alla programmazione didattica e per garantire un normale avvio delle attività scolastiche.

Pertanto la FLC Cgil ha ribadito che metterà in campo tutte le iniziative di mobilitazione per costringere il Governo a fornire risposte concrete e rapide per tutti i precari della scuola. in assenza di risposte precise l’inizio dell’anno scolastico sarà contrassegnato da forti tensioni a causa delle politiche di questo Governo che se ne deve assumere tutte le responsabilità.

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Gilda. Precari: delusione per ammortizzatori sociali, governo insensibile.

“Ancora una volta dobbiamo constatare il mancato rispetto degli impegni da parte di un Governo che fa solo promesse, senza essere poi in grado di tradurle in provvedimenti concreti”. È un commento amaro quello espresso dal coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, dopo l’incontro che si è svolto oggi pomeriggio a viale Trastevere tra i sindacati e il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini.

Sul tavolo di discussione, il nodo dei precari e le immissioni in ruolo: “Siamo profondamente delusi – spiega Di Meglio – per la mancanza di sensibilità dimostrata dal Governo che non ha inserito la norma sugli ammortizzatori sociali per i precari all’interno del decreto anti-crisi. Eppure – sottolinea il coordinatore nazionale della Gilda – si sarebbe trattato di un provvedimento che non avrebbe comportato alcuna spesa aggiuntiva per le casse dello Stato e che, però, avrebbe dato una boccata di ossigeno a tantissimi colleghi precari”.

Solo una Regione, la Sardegna , ad oggi, è intervenuta con stanziamenti a favore dei precari, unanime è stato l’auspicio affinché l’esempio venga seguito.

Di Meglio, inoltre, pur apprezzando l’impegno del ministero per ottenere le nomine, giudica “non proporzionato” il numero di posti resi disponibili per le immissioni in ruolo del personale Ata rispetto a quelli stabiliti per i docenti, 8000 per ciascuna delle due categorie: “Nutriamo massimo rispetto per il lavoro svolto dal personale Ata – puntualizza il coordinatore della Gilda – ma, considerato che nelle scuole il rapporto è di un operatore ogni tre insegnanti, ci sembra una decisione piuttosto sbilanciata. E poi 8000 immissioni in ruolo rappresentano una goccia nell’oceano visto che i docenti precari sono circa 100mila”.

Nel corso dell’incontro, inoltre, la Gilda degli Insegnanti ha evidenziato il caos provocato dalla mancanza di chiarezza in merito alla questione delle graduatorie: “Ormai i ricorsi non si contano più – afferma Di Meglio – e, perciò, abbiamo chiesto alla Gelmini un intervento da parte del’ufficio legislativo del ministero affinché si colmino i vuoti normativi e i precari, che già vivono una situazione economica molto difficile, non siano più costretti a sobbarcarsi le spese di azioni legali diventate, ormai, una sorta di tassa aggiuntiva”.

da orizzontescuola

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