(AGO PRESS) Il ministro dell’Istruzione, dell’Univeristà e della Ricerca, Mariastella Gelmini, ha illustrato oggi i contenuti del disegno di legge di riforma dell’università. La nuova normativa prevede la possibilità per gli atenei di fondersi tra loro o aggregarsi su base federativa. I bilanci delle università dovranno rispondere a criteri di maggiore trasparenza. Saranno ridotti i settori scientifico-disciplinari, che passeranno dagli attuali 370 a circa la metà, con lo scopo di evitare la formazione di micro-settori che diano troppo potere a cordate ristrette. Il disegno di legge prevede anche una specifica delega che darà poteri al ministero per la riorganizzazione dei dottorati di ricerca, per la creazione di un sistema di formazione di terzo livello per l’accademia e le imprese. Le novità riguarderanno anche la governance degli atenei, il reclutamento e lo statuto giuridico dei docenti, e il diritto allo studio. “Bisogna avere coraggio – ha affermato il ministro Gelmini – di cambiare l’Università, non difendendo lo status quo ma premiando i giovani meritevoli, i nuovi ricercatori e le Università che puntano sulla qualità eliminando gli sprechi e i corsi inutili”.

