Nei giorni scorsi, la Direzione scolastica regionale del Lazio ha inviato trasmesso alle scuole una circolare con la quale trasmette una ricca modulistica che dovrebbe consentire di effettuare i calcoli necessari per simulare l’attribuzione degli organici 2009/2010.
La circolare è di estremo interesse poichè fornisce una prima sommaria indicazione sulle modalità di calcolo degli organici.
Circolare e modulistica sono molto dettagliate e quindi c’è da presumere che almeno le “linee-guida” siano state concordate con il Ministero.
Vengono evidenziati i diversi casi possibili.
Scuole con sole classi a tempo pieno:
non cambierà nulla, l’organico sarà pari a due insegnanti per ciascuna classe.
Scuole che funzionano ora con sole classi a modulo:
– sommare le ore di “tempo scuola” – compresa l’ora di mensa – di tutte le classi
– sottrarre le ore di specialista di inglese
– dividere il risultato per le 22 ore di insegnamento del docente, per ottenere così il numero di posti in organico.
Esempio di una scuola con 21 classi ora funzionanti a 30 ore mensa compresa
Si calcola il tempo scuola totale: 21 x 30 =630
Si sottraggono le ore di specialista (per esempio 30) e si ottiene il tempo scuola da coprire con l’ organico: 600
A questo punto si divide per 22 e si ottiene l’organico necessario a far funzionare tutte le classi: 600: 22 = 27 con uno spezzone di 6 ore
Scuole con classi a modulo e classi a tempo pieno
Facciamo l’ipotesi che le classi a modulo funzionino tutte a 30 ore
In questi casi si procede come segue
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caso 1 |
caso 2 |
caso 3 |
A) Moltiplicare il numero delle classi |
16 classi TP = |
20 classi = |
12 classi = |
B) Moltiplicare il numero delle classi a tempo normale x 1 docente, |
8 classi = |
12 classi = |
20 classi = |
ORGANICO ATTUALE |
32 + 12 = 44 |
40 + 18 =58 |
24 + 30 = 54 |
C) Calcolare le ore di compresenza |
16 classi TP = |
20 x 4 = 80 ore |
12 x 4 = 48 |
D) Calcolare le ore di specialista di lingua inglese nelle sole classi ti tempo normale |
Ipotizziamo |
16 ore |
16 ore |
E) Calcolare le ore che necessitano di copertura, dato che per le classi a tempo normale è stato calcolato un solo insegnante; per ogni classe con tempo scuola a 30 ore |
8 classi x 8 = 64 ore |
12 classi x 8 =96 |
20 classi x 8 = 160 |
F) Sommare le ore di compresenza (punto C) con il numero di ore coperte da specialista |
64 + 6 =70 |
80 + 16 = 96 |
48 + 16 =64 |
G) Sottrarre le ore di disponibilità |
64 – 70 = – 6 |
96 – 96 = 0 |
160 – 64 = 96 |
Organico assegnato caso 1. il risultato del punto precedente è negativo: ciò significa che le disponibilità sono superiori alle ore da coprire, per cui alla scuola non vengono assegnate ulteriori risorse di organico oltre quelle già determinate e cioè 39 posti in totale caso 2. il punto H risulta positivo e quindi alla scuola scuola vengono assegnate ulteriori risorse di organico. |
32 per TP 8 per classi normali totale 40 posti |
totale 52 posti |
24 per TP 20 per classi normali 4 + spezzone di 8 ore per ampliamento orario (22 x 4 + 8 = 96) TOTALE: |
Si intuisce facilmente che
1) nelle scuole funzionanti completamente a tempo pieno non ci dovrebbe essere perdita di posti
2) il numero di posti che si perdono rispetto all’organico attuale dipende dal mix di classi a tempo pieno e a modulo presenti nella scuola: quanto più aumenta la percentuale di classi a modulo tanto più aumenta la perdita di posti
Si preannunciano insomma tempi difficili: quale linea vincerà ?
“Difendere il tempo pieno” significherebbe ridurre in modo significativo gli organici delle scuole dove prevalgono i moduli
“Sforbiciamo in modo generalizzato” significherebbe dare una mano alle scuole con i moduli a discapito del tempo pieno che ne uscirebbe “snaturato”.
Bisogna poi tenere conto che il tempo pieno è diffusissimo al nord, mentre i moduli a 27-30 ore sono un modello quasi generalizzato al sud.
A questo punto è chiaro e lampante che gli “interessi” del “movimento anti-Gelmini” sono molto frantumati: il nord sarebbe interessato a difendere il tempo, mentre al centro-sud converrebbe di più una linea di “tagli generalizzati”.
E c’è di più: anche al nord la linea “difendiamo il tempo” potrebbe entrare in conflitto con interessi diversi all’interno dello stesso territorio.
Già soltanto nella provincia di Torino, il tempo pieno non è affatto generalizzato e in molte realtà, a fianco di circoli didattici interamente a tempo pieno esistono circoli con un’alta percentuale di classi a modulo.
Che il nodo sarebbe stato questo era abbastanza chiaro fin da subito, ma si è speso molto, troppo tempo, per discutere sul nulla.
Adesso – almeno a parere di chi scrive – è troppo tardi: fra un mese gli organici dovranno essere definiti e un mese è davvero poco per affrontare un problema così complicato.