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Parte l’era delle fusioni a tutto gas

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In arrivo il contratto sulla mobilità dei prof. Poi sarà la volta dell’ordinanza sui trasferimenti
Sul piatto 5 ipotesi di accorpamento tra istituti scolastici

È prevista per l’11 febbraio prossimo la sottoscrizione del nuovo contratto sulla mobilità. Subito dopo sarà emanata l’ordinanza che darà il via ai trasferimenti e ai passaggi. Il 10 febbraio l’amministrazione consegnerà ai sindacati la bozza del contratto, emendata dopo le ultime osservazioni delle parti. E lo stesso giorno saranno consegnati anche i nuovi moduli di domanda.

Per i codici delle scuole bisognerà attendere ancora qualche giorno. Anche perché non tutte le regioni hanno ultimato le operazioni di dimensionamento. Nel frattempo si sta discutendo sulle procedure di gestione dei soprannumerari, che verranno fuori dai nuovi assetti.
Fusione di scuole
Le ipotesi sul tavolo sono 4. La prima prevede la confluenza di tutti i docenti dello stesso tipo di scuola in un’unica graduatoria, se l’unificazione dovesse avvenire nello stesso comune. Per esempio, l’unificazione di due licei classici nello stesso comune comporterebbe la costituzione di un unico liceo. E dunque i docenti dei 2 licei di provenienza verrebbero inclusi tutti nello stesso elenco d’istituto ai fini della identificazione di eventuali soprannumerari. Idem per l’unificazione di 2 istituti tecnici o comunque dello stesso tipo. Per esempio: 2 scuole medie. Se invece l’unificazione dovesse riguardare scuole in comuni diversi, le scuole manterrebbero organici separati e sarebbero costituite graduatorie diverse. Elenchi distinti verrebbero costituiti anche se l’unificazione dovesse riguardare scuole di tipo od ordine diverso all’interno dello stesso comune.
Primaria e infanzia
La seconda ipotesi riguarda, invece, l’unificazione di scuola primaria e scuola dell’infanzia.In questo caso l’amministrazione avrebbe intenzione di far confluire tutti i docenti provenienti dai circoli unificati in un’unica graduatoria. Che rimarrebbe distinta solo per tipologie di posto.Idem per quanto riguarda l’unificazione di istituti comprensivi.
Confluenza di plessi
Nel caso di confluenza di singoli plessi in un nuovo circolo, ai docenti interessati sarebbe riconosciuta la facoltà di indicare in quale istituzione scolastica avessero interesse a far valere la titolarità. Pertanto, qualora decidessero di rimanere titolari nell’istituto di provenienza, verrebbero inclusi nella graduatoria dell’istituto medesimo, Viceversa se dovessero decidere di spostare la titolarità presso l’istituto di confluenza, verrebbero inclusi nella graduatoria del nuovo istituto.
Soppressione di scuole
L’amministrazione sta lavorando anche a una terza ipotesi. Che riguarda la cessazione del funzionamento di un istituto di scuola di primo o secondo grado, con l’attribuzione delle classi a più istituti dello stesso grado, ordine e tipo ubicati nello stesso comune. In questo caso tutti i docenti della scuola soppressa otterrebbero la titolarità nei nuovi istituti, secondo una procedura prestabilita. L’individuazione dei soprannumerari avverrebbe da parte dell’ufficio scolastico provinciale, in base alla somma dei posti di organico delle scuole coinvolte. Il tutto prima della mobilità e in base ad un’unica graduatoria per singola classe di concorso o posto, comprensiva di tutti i titolari delle istituzioni coinvolte nel dimensionamento. I docenti provenienti dalla scuola soppressa non individuati perdenti posto verrebbero assegnati, invece, nelle scuole del dimensionamento in ordine di graduatoria e secondo la preferenza espressa. I docenti soprannumerari delle istituzioni scolastiche non soppresse e gli ex titolari della scuola soppressa individuati come soprannumerari, avrebbero titolo alla precedenza per il rientro nella fase di mobilità in una delle scuole oggetto del dimensionamento. Gli interessati avrebbero titolo alla precedenza attualmente prevista per i soli disabili gravi: quella prevista al punto II, dall’articolo 7, del titolo I del contratto nazionale sulla mobilità, che dovrebbe essere appositamente modificato.
Confluenza di succursali
Infine, l’ultima ipotesi riguarda la confluenza di succursali o corsi presso altre istituzioni scolastiche ubicate nello stesso comune. In questo caso l’amministrazione avrebbe intenzione di attribuire ai docenti dell’istituto che avesse subito una riduzione di classi il diritto a transitare nell’istituto di confluenza. Tale diritto verrebbe esercitato tramite un’opzione in base all’ordine di graduatoria dell’istituto di provenienza ridimensionato. Dopo di che scatterebbe il trasferimento d’ufficio. Fin qui le novità che riguardano la sorte dei soprannumerari.
Altre novità
Quanto alle altre novità, sembra ormai scongiurato il pericolo della mobilità professionale d’ufficio, che ha incontrato il dissenso unanime dei sindacati. E che ha indotto l’amministrazione a ritirare la proposta. In più dovrebbe anche essere ampliato il diritto al mantenimento del punteggio di continuità didattica per i trasferiti d’ufficio. Che potrebbe essere fatto valere nel quinquennio indipendentemente dalla richiesta di rientrare nella scuola di precedente titolarità.

Nota: ItaliaOggi Azienda Scuola 03/02/2009

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