Ormai è quasi certo che il dimensionamento della rete scolastica di Catania e provincia subirà un ulteriore rinvio. Dato l’anno scolastico inoltrato, quasi sicuramente se ne parlerà nel 2009-2010, sperando sempre che il problema, che si trascina da anni, possa finalmente risolversi. Resterebbero quindi anche quest’anno gli istituti sovradimensionati, a Catania infatti le scuole con più di 900 alunni (limite per non essere sdoppiati) sono 64.
Come pure quelli sottodimensionati, visto che nella nostra provincia le scuole con meno di 500 alunni (limite per conservare l’autonomia) sono 43, di cui otto con meno di 300 iscritti.
Nella nostra provincia proficui incontri sono stati fatti sia dall’assessore alle Politiche scolastiche del Comune, prof. Sebastiano Arcidiacono, sia dal dott. Giovanni Ciampi, che dirige l’assessorato alla Pubblica istruzione della Provincia regionale di Catania, che ha fatto un incontro con tecnici, dirigenti e funzionari dell’assessorato e dell’ufficio scolastico provinciale.
Poi i lavori si sono fermati in attesa delle direttive da parte dell’assessore regionale alla Pubblica istruzione, che avrebbe dovuto predisporre il decreto del dimensionamento della rete scolastica della Sicilia, ovviamente attenendosi ai parametri che sono previsti dalla legge regionale n. 6 del 24 ottobre 2000 e dalle successive modifiche ed integrazioni.
Dopo la prima riunione del 27 ottobre scorso del tavolo tecnico regionale, non sono seguiti gli altri incontri che erano stati programmati per il 10 e l’11 dicembre scorsi; incontri che vennero rinviati a data da destinarsi.
Il differimento è stato motivato dal fatto che il Parlamento stava approvando delle modifiche all’art. 3 del decreto legge 164 del 7 ottobre 2008. A questo punto, è probabile che, come detto, i lavori possano slittare nei primi mesi del 2009, per cui il dimensionamento della rete scolastica potrebbe realizzarsi soltanto a partire dall’anno scolastico 2009-2010.
Intanto, il Consiglio dei ministri ha varato una serie di novità che non sono condivise da alcune sigle sindacali, addirittura la Flc Cgil ha in programma una serie di iniziative e mobilitazioni per bloccare le proposte del ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini, per cui il dimensionamento potrebbe subire ulteriori rinvii.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)