Andrea Florit, dal Coordinamento Precari di Venezia, 28.12.2008
Ancora una volta ci troviamo a segnalare un abuso legislativo da parte del ministro Gelmini che, facendo finta di nulla, inserisce nel regolamento per la riorganizzazione della rete scolastica un taglio ordinamentale di ore nelle classi terze degli istituti Professionali facendolo passare per applicazione di un decreto che in realtà non sussiste.
Nel testo del regolamento, infatti, si sfrutta un passaggio, dedicato alla riconduzione a 18 ore di tutte le cattedre, per calar dall’alto una riduzione delle ore settimanali delle classi 3e dei Professionali, da 40 a 36 (eliminando l’Area di Approfondimento), imputandola all’applicazione del DM 41/2007 che invece riguarda solo le classi prime e seconde negli anni scolastici 2007/08 e 2008/09. Quindi il taglio di 4 ore, dato per acquisito dalla Gelmini, non è in realtà previsto da nessun DM finora emanato e, anzi, ne era sancita la permanenza fino all’intera riforma dell’istruzione superiore. Dedichiamo una pagina d’approfondimento a questo punto.
Quello che più ci sconforta è che, dopo tutta la questione sugli spezzoni fino a 6 ore, di nuovo nessun sindacato si sia accorto e abbia mosso un dito contro questo ennesimo sopruso ministeriale. Eppure un simile decreto avrebbe dovuto come minimo prevedere un aperto confronto sindacale, e regionale, considerati i tagli d’organico, che queste riduzioni d’orario comportano inevitabilmente, ed il coinvolgimento della Qualifica professionale, strettamente correlato alla riduzione dell’insegnamento.
Eccovi L’APPROFONDIMENTO