Ancora disagi e passeggeri a terra, a Fiumicino, nonostante l’attività dello scalo aeroportuale sia tornata alla normalità dopo il caos provocato lunedì dalle assemblee dei lavoratori di Az Airport. Intanto l’Enac annuncia, «sia pure con rammarico», l’apertura di un istruttoria nei confronti di Alitalia per sanzioni per mancata assistenza e riprotezione «nonostante il riconoscimento alla compagnia di aver fatto il possibile». L’Ente per l’aviazione civile conferma anche che sono in corso di smaltimento le liste di attesa: entro stasera rientreranno tutti i passeggeri tranne una quarantina che dovranno aspettare fino a domani in quanto non sono disponibili i voli per le loro destinazioni intercontinentali.
I voli Alitalia, in base ad una stima non ufficiale, che risultano soppressi martedì a Fiumicino, nella fascia oraria che va dalle 6 alle 14, sono 4 in partenza (Genova, Pisa, Firenze e Linate), e 39 in arrivo. Di quest’ultimi, una trentina concentrati entro le ore 9. Peraltro, come fanno notare alcune fonti, le cancellazioni in arrivo sono diretta ripercussione del caos creatosi ieri con la mancata partenza dallo scalo romano di decine di voli, e della conseguente necessità tecnica di riallineare l’operativo sull’intero network della compagnia.
A Fiumicino ci sono stati momenti di tensione, davanti alle biglietterie, con lunghe code di passeggeri che aspettavano di sapere quando poter ripartire. Molti hanno perso la pazienza e hanno cominciato a inveire contro gli impiegati dell’Alitalia tanto che, in alcuni casi, per sedare gli animi è dovuta intervenire la polizia. Riparte in salita la trattativa tra la Cai e i sindacati dei dipendenti del ex compagnia di bandiera per l’assunzione del personale della nuova Alitalia. Le quattro sigle sindacali di Cgil, Cisl, Uil, e Ugl tornano al tavolo della trattativa denunciando il mancato rispetto degli accordi sottoscritti a palazzo Chigi. «Ci sono una serie di cose – dice il segretario nazionale della Filt-Cgil, Mauro Rossi – che non hanno spiegazioni se non una grandissima incompetenza o la malafede dell’applicazione delle intese sottoscritte a Palazzo Chigi».
Nel denunciare l’assunzione di personale a tempo determinato invece che a tempo indeterminato, il dirigente della Cgil contesta l’assunzione di personale di terra navigante con i requisiti pensionistici: «Non vorrei che l’assunzione di personale pensionabile – denuncia Rossi – celasse il disegno di un ulteriore ridimensionamento del personale di tutte le categorie». Il confronto di oggi dovrebbe riguardare il personale di terra sia dello handling che della manutenzione ma si dovrebbe parlare anche di una serie di problemi del personale navigante e in particolare delle basi di residenza e di alcuni casi ‘sociali’.
E il ministro della Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, parlando della situazione legata ad Alitalia e sostenendo la necessità di affrontarla con la «mano dura» attacca: «siamo in una fase di latente follia. Non attacco i sindacati, dico solo che con questi chiari di luna fare scioperi di questo tipo è da irresponsabili». «Le compagnie aeree sono un settore in concorrenza, stanno sul mercato», ha affermato Brunetta, aggiungendo che «è finita l’epoca in cui Alitalia perdeva 2 milioni di euro al giorno». «Non è stato licenziato nessuno» e non c’è «più la mentalità di un settore protetto», ha proseguito. I lavoratori «devono farsene una ragione», ha proseguito richiamando al «buon senso»: «Riflettete amici della nuova Alitalia, la gente non è più con voi».
Ma dal Pd arriva la replica: La situazione che si sta creando negli aeroporti italiani è il «regalo di Berlusconi agli italiani», secondo il portavoce del Pd Andrea Orlando. «Caos negli aeroporti, centinaia di voli cancellati, passeggeri lasciati a se stessi in giornate cruciali e migliaia di lavoratori il cui futuro è messo a rischio. Ecco il regalo di Natale di Berlusconi agli italiani. E come per tutti i regali che si rispettano, il presidente del Consiglio voleva mantenere la sorpresa. E` per questo che non ne ha parlato nel corso della conferenza stampa di fine anno».
Il Pdl «insulta per nascondere il fallimento – aggiunge Orlando – Non è insultando, che si cancella il problema Alitalia, che frettolosamente era stato dato per risolto con toni trionfalistici». «Oggi purtroppo – continua – gli italiani scoprono che qualche miliardo di euro, preso dalle loro tasche, è stato bruciato senza che il problema sia stato davvero risolto. Al di là delle responsabilità di chi provoca i disagi per i viaggiatori la vera sorpresa è questa». «E se si fossero dette le cose come stavano, con minor trionfalismo e più senso della misura e cioè si fossero indicati i nodi non ancora sciolti della vicenda Alitalia – conclude Orlando – si sarebbero evitati anche i gravi disagi arrecati oggi ai viaggiatori incolpevoli».
23 dicembre 2008