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I prof protestano? Annullate le gite

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Gite scolastiche boicottate dai professori in rivolta contro la riforma Gelmini. La decisione di fare pressione sul governo sospendendo i viaggi di istruzione, dopo le Magistrali, si allarga anche a Classico e Scientifico

Dopo l’iniziativa lanciata alle magistrali, adesso è la volta del liceo scientifico “Orazio Grassi” e del classico “Gabriello Chiabrera”. Si allarga a macchia d’olio negli istituti superiori savonesi il boicottaggio delle gite scolastiche da parte degli insegnanti come forma di protesta (”di pressione”) contro la riforma prevista dal decreto Gelmini. Già circolano le prime circolari interne tra gli uffici. Per il momento si tratta di dichiarazioni d’intenti espresse all’interno degli organismi dei collegi docenti. I professori sono intenzionati a non dare la propria disponibilità ad accompagnare gli studenti in gita. Non è infatti un obbligo per cui si può essere precettati. A confermare l’iniziativa scelta al liceo classico è il professore Carlo Ciceri, docente di fisica e matematica nell’istituto di cui è vicepreside. Ieri sostituiva il dirigente Guglielmo Marchisio, fuori Savona a causa di un lutto: «Non possiamo boicottare gli scrutini che, per legge, siamo tenuti a svolgere. Così, nei giorni scorsi dal collegio docenti è emersa l’indicazione di boicottare le gite, ma non quelle già organizzate per cui è stata pagata la caparra e redatto il programma». Ma così non vengono penalizzati gli studenti?

«Forse. In effetti, sarebbe stato meglio, come strumento di pressione, puntare sul boicottaggio dei libri di testo. Le gite sono solo attività didattiche collaterali – spiega Ciceri – ma era necessario dare un segnale per far capire al ministero che le decisioni sul nostro futuro, in particolare per esempio per la sperimentazione che portiamo avanti al classico, non possono essere prese sulle nostre teste, senza consultare la base». I vertici del “Chiabrera” lasciano però una porta aperta: «La decisione di boicottare le gite potrebbe però rientrare, visto che era stata presa prima della mezza marcia indietro fatta in Consiglio dei ministri».

Stesso discorso al liceo scientifico “Orazio Grassi”, dove la decisione di boicottare le gite scolastiche era già stata presa nel collegio docenti del 26 novembre. Ribadita nei giorni scorsi in funzione anti-Gelmini. La preside Gabriella Viganego, nel confermare la decisione del boicottaggio, si dice «parzialmente d’accordo, perché può essere una forma di protesta interpretata male. Infatti non è stata una decisione concordata e programmata insieme a genitori e studenti». La preside rivendica la primogenitura dell’iniziativa: «Siamo stati i primi a lanciare lo stop alle gite come forma di protesta, poi le altre scuole ci hanno seguito». Comunque allo scientifico il “blocco” è ancora virtuale: «Infatti il periodo delle gite sarà dal 20 al 30 aprile prossimo. Per il momento non si può bloccare nulla, perché non c’è nulla di ancora programmato» spiega la Viganego.

Niente stop invece all’istituto nautico-artistico “Mazzini-Pancaldo-Martini”, dove il preside Alfonso Gargano precisa di essere contrario: »Sarebbe una forma di protesta preventiva e non costruttiva. Il riordino deciso dal ministro Gelmini per le superiori partirà infatti nel 2010/11. C’è ancora un anno di tempo, non avrebbe senso fermare le gite adesso». Cade dalle nuvole il preside Giovanni Battista Siccardi dell’Itis “Galileo Ferraris” di Savona, che dirige anche l’Issel di Finale: «Noi le gite le stiamo organizzando, ci sono classi che sono già andate a Berlino. Nessun professore è venuto da me o è andato dai miei collaboratori a proporre il tema della revoca-gite per il collegio docenti. E’ da ottobre che non si riunisce. Comunque sono pronto a discuterne. La preoccupazione c’è però per la riforma. Nel nostro caso si passa da 36 a 32 ore alla settimana di insegnamento. E ovvio il taglio del personale docente. Inoltre da noi ci sono anche insegnanti tecnico-pratici». Nessuna avvisaglia del boicottaggio neppure all’“Alberti- Da Vinci” (geometri), dove il preside Paolo Cameirana segnala come l’indisponibilità che gli è stata segnalata dai docenti «è stata solo per motivi personali». A Cairo il preside dell’ITSS Piero Arnaldo che in quattro anni ha portato da 590 iscritti al record di 1.140 studenti nel polo che raggruppa ex Itis, Ipsia e geometri: «Secondo me è una decisione assurda annullare i viaggi di istruzione, ma non si può imporre al docente di andare in gita. Quindi, se la protesta arrivasse anche qui, non potrei far altro che adeguarmi».

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