La sottoscrizione di un contratto ha rappresentato da sempre un onesto compromesso tra soggetti portatori di interessi diversi e molto spesso contrapposti. E’ questa la cultura che ha sempre caratterizzato l’azione di rappresentanza e di tutela della CISL Scuola, anche nella sottoscrizione del secondo biennio 2008-2009.
Un contratto che è stato fortemente condizionato dalla esiguità delle risorse disponibili consegnateci da due leggi finanziarie approvate da due diverse maggioranze parlamentari, e da un contesto di pesante crisi economica.
Per nostra cultura abbiamo sempre rispettato le ragioni di chi ha ritenuto di non sottoscrivere accordi.
Ma non possiamo consentire a soggetti non firmatari di considerare “offensiva” per i lavoratori la sottoscrizione di un contratto i cui esiti debbono essere ragionevolmente collocati e valutati nel contesto delle condizioni date.
Piuttosto riteniamo “offensivo” per l’intelligenza dei lavoratori prospettare obiettivi e richieste economiche che il comune buon senso fa ritenere impraticabili.
Ciò rappresenta un preoccupante segnale di involuzione rispetto alla tradizione e alla cultura del sindacalismo confederale.