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Scuole in rosso, addio supplenti «Mandiamo in classe i bidelli»

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Documento dei direttori. In difficoltà anche a pagare le visite fiscali: decreto Brunetta inapplicabile«A marzo avremo finito i soldi per le supplenze. Che fare da aprile? Mandiamo i bidelli a sostituire gli insegnanti…». È «una provocazione», ma fondata su basi molto realistiche, quella avanzata dai direttori amministrativi delle scuole comasche sempre più in rosso.
L’altroieri si sono riuniti in conferenza di servizio con il vicedirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Rosella Siporso, e tre di loro, Antonio Scauzillo del Pessina, Maria Castellano della Ciceri e Ivana Ontani dell’Istituto comprensivo di Cermenate si sono assunti l’incarico di predisporre un documento in cui riassumono una serie di proposte per affrontare la crisi che rischia, parola loro, «di compromettere il diritto allo studio». Il documento sarà sottoposto ai presidi, che avranno la conferenza di servizio la settimana prossima, affinché ne applichino i contenuti, visto sono loro i responsabili della gestione delle scuole.
I contributi per le supplenze annunciati dal ministero con la circolare del 25 novembre, secondo i direttori amministrativi, saranno esauriti per sostituire le vittime delle influenze invernali. Poi, per la primavera, restano due strade: «Utilizzare i docenti titolari disponibili a fare ore in più, se avanzano risorse per pagarli», oppure «razionalizzare l’uso degli insegnanti, rinunciando ad eventuali progetti». L’extrema ratio è, appunto, quella «di mandare i collaboratori scolastici a fare sorveglianza durante le ore buche».

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