Ai segretari nazionali delle organizzazioni sindacali
FLC CGIL
CISL SCUOLA
UIL SCUOLA
SNALS
OGGETTO: appello per la non sottoscrizione del CCNL biennio economico 2008/09
Il Gruppo Professione Insegnante:
constatata
l’arrogante autoreferenzialità del Governo, che con il D.L. nr. 185 dello scorso 29 novembre ha deciso di
corrispondere l’indennità di vacanza contrattuale al personale Docente e ATA con lo stipendio di dicembre
2008;
preso atto
dell’esiguità delle risorse stanziate per il rinnovo contrattuale, inferiori ai minimi previsti dal Protocollo
d’intesa sulla politica dei redditi del luglio 1993, come già indicato nell’atto d’indirizzo;
considerato
che autorevoli esponenti del Governo hanno più volte manifestato l’intenzione di corrispondere comunque gli
esigui aumenti retributivi a prescindere dalla conclusione delle trattative per il rinnovo del contratto,
intenzione confermata dal pagamento dell’Indennità di vacanza contrattuale, e che pertanto la mancata
sottoscrizione del biennio economico non comporterebbe alcuna penalizzazione per i lavoratori della
scuola;
che tale atteggiamento tracotante da parte dell’Amministrazione, oltre che rendere inutile qualunque
trattativa contrattuale, si pone in netto contrasto con la dialettica democratica che dovrebbe caratterizzare il
rapporto governo/lavoratori rappresentati dalle OO.SS.;
propone come forma di protesta tangibile
la non sottoscrizione del CCNL biennio economico 2008-2009
• contro i tagli di spesa previsti dal Governo nella scuola pubblica statale, pari a circa 8 miliardi di
euro,
• contro il piano programmatico che prevede il taglio di 130.000 unità di personale nel prossimo
triennio,
• contro “l’olocausto” del precariato italiano,
• contro il medesimo ridimensionamento delle parti sociali e del loro potere di rappresentanza rispetto
alla controparte,
• contro soprattutto l’arroganza di chi, all’indomani dello sciopero unitario del 30 ottobre 2008, che ha
coinvolto i 2/3 del personale della scuola, non ha inteso rivedere in alcun modo le decisioni già
assunte e non ha voluto altresì dare il giusto peso allo stato di mobilitazione permanente che ha
visto e vede tuttora uniti, su di un unico fronte contro i tagli nella scuola pubblica, docenti, genitori,
studenti e società civile, impegnanti in ogni parte del Paese in manifestazioni di vario tipo , nelle
piazze , nelle scuole, e sulla rete.
Crediamo che attraverso il no alla firma del CCNL, il sindacato possa rispondere in modo chiaro ed
efficace al malcelato tentativo di delegittimazione operato dal governo nei suoi confronti, raccogliendo,
nel contempo, il grido di sdegnosa protesta proveniente dal mondo della scuola, recuperando in tal
modo credibilità e fiducia da parte della base
10 dicembre 2008 – Gruppo professioneinsegnante