dal Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità, 2.12.2008
Il 30 luglio avevamo valutato negativamente i provvedimenti del ministro della funzione pubblica per contrastare l’assenteismo (Però, caro Brunetta, così non si premia il merito…). Siamo solo ai primi di dicembre e già viene al pettine, com’era prevedibile in base all’esperienza passata, il nodo dell’eccessiva spesa di controlli generalizzati. Le visite fiscali se le devono pagare le scuole, i cui fondi sono già al lumicino. I giornali cominciano a segnalare il crescere dell’opposizione a un metodo che, accanto al versante finanziario, colpisce indifferentemente con le trattenute previste tanto i furbi che le persone serie. Leggi.
A proposito di merito, su “Europa” Paolo Francini ragiona su come ripristinare almeno in parte il legame da tempo appannato tra successo negli studi e prospettive di occupazione e di benessere economico.
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Eccovi l’articolo (Però, caro Brunetta, così non si premia il merito…)