Sono circa un milione i titolari di conti correnti inutilizzati da dieci anni, tra pochi giorni i loro soldi potrebbero finire nelle casse dello Stato. Sul web l’elenco completo
CATANIA – Oltre un milione di conti correnti, circa 800 milioni di euro. Sono queste le cifre relative ai cosiddetti conti dormienti, quelli cioè su cui non si registra più alcun movimento da dieci anni. La cifra è frutto di una stima ancora parziale, ma ufficiale, perché resa nota dal Tesoro.
Tra dieci giorni, infatti, scade, per i titolali, il termine per ‘risvegliare’ il proprio conto ‘dimenticato’, rivolgendosi agli intermediari finanziari, cioè le banche.
Per i titolari più sbadati, però, non tutto è perduto: per poter tornare in possesso delle cifre lasciate giacenti dovranno rivolgersi direttamente al ministero dell’Economia “entro il normale termine prescrizionale”, che è di dieci anni.
La condizione minima per avviare l’esproprio di un conto dormiente è che su di esso non si sia registrato nessun movimento volontario negli ultimi dieci anni, nemmeno un estratto conto.
Escluse, quindi, tutte quelle operazioni automatiche come l’addebito Rid e altre forme di pagamento effettuate da terzi, come l’accredito dello stipendio o della pensione. Gli istituti di credito nei mesi scorsi avevano inviato degli avvisi, tramite raccomandata, ai risparmiatori interessati, invitandoli a ‘scongelarè il proprio conto in letargo.
A metà agosto è scaduto un primo termine, che offriva però altri 4 mesi di paracadute, prima di poter inoltrare l’ultima chiamata alle banche.
Dopo il 15 dicembre le somme che non siano state reclamate da nessuno, confluiranno in un fondo ad hoc, un fondo sociale di garanzia, per cui sono state indicate già diverse finalità: progettato, all’inizio, come una cassa per risarcire i risparmiatori colpiti dai crack finanziari, è stato poi indicato come fonte per finanziare, in parte, la social card e per coprire l’indennizzo dei piccoli azionisti creditori di Alitalia.
Ieri il Tesoro ha reso noti i dati sul numero totale dei conti dormienti, che è pari a oltre un milione: esattamente 1.071.590.
Il ministero ha anche reso disponibile per la consultazione sul sito proprio sito web (http://www.mef.gov.it/depositi-dormienti/) l’elenco dei conti dormienti. Il valore complessivo dei depositi è, secondo i dati parziali, pari a 798.404.099,50 euro.
Una cifra di gran lunga inferiore a quelle ufficiose circolate nei mesi scorsi: le stime delle associazioni dei consumatori prospettavano un tesoretto da circa 10 miliardi di euro, distribuito su circa 500.000 posizioni ‘in sonno’ nelle banche.