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Ecco perchè Berlusconi non querela Di Pietro

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E’ ormai risaputo che Di Pietro ha dato, in occasione del caso-vigilanza rai, e continua a dare a Berlusconi del “corruttore politico“. Per conseguenza è divenuto famosissimo lo sfogo del Cavaliere in diretta a Ballarò in cui minacciava Di Pietro di querelarlo se non lo avesse denunciato.

Anche questo era uno dei tanti trabocchetti del nostro “Signore dei tranelli“, infatti se Di Pietro lo avesse denunciato il tribunale avrebbe dichiarato che non vi erano gli estremi per punire penalmente Berlusconi e quindi Di Pietro sarebbe stato condannato per calunnia. Non essendoci riuscito qualche giorno fa lo ha semplicemente definito violento. Di Pietro ovviamente ha gia più volte spiegato che la sua è una denuncia politica che non necessariamente deve avere risvolti penali, ma ne ha certamente sul lato politico ed è per questo che non lo ha denunciato e non è caduto nel tranello di Berlusconi.

Adesso però toccherebbe a Berlusconi querelare Di Pietro per calunnie come aveva promesso a Ballarò. Cosa che ancora non ha fatto e che non può fare visto che il reato di calunnia si concretizza solo se vi è una querela da parte del calunniatore. Cioè quello che Berlusconi voleva indurre Di Pietro a fare. Berlusconi potrebbe denunciarlo per diffamazione ma perderebbe la causa in quanto la diffamazione prevede che il diffamatore attribuisca al diffamato un atto illecito ben preciso. Di Pietro non ha attribuito a Berlusconi un bel niente, lo ha solo definito un corruttore politico il che non implica nessun reato.

Dimostriamo adesso perchè Di Pietro non sarebbe mai condannato nè per calunnie nè per diffamazione per aver dato del “corruttore politico” a Berlusconi. Partiamo dalla definizione di corruzione data da Wikipedia: “la condotta propria del pubblico ufficiale che riceve, per sé o per altri, denaro od altre utilità che non gli sono dovute.”

Adesso ammettiamo per ipotesi (solo per ipotesi per carità…) che Berlusconi, 10 mesi fa, abbia promesso a Mastella 10 posti sicuri nelle sue liste in cambio del ritiro del suo appoggio al governo Prodi. Mastella fa cadere il governo. Berlusconi un mese dopo fa sapere che andrà alle elezioni senza Mastella. Mastella si infuria e dichiara che Berlusconi lo ha tradito politicamente. La cosa ovviamente non ha rilevanza penale, perchè non è dimostrabile che Mastella abbia tolto il suo appoggio al governo per una promessa di Berlusconi, e ancor di più perchè la promessa non è stata mantenuta e quindi non ci sarebbe nemmeno il reato, ma resta il fatto che un governo è caduto per l’operato oscuro del capo dell’opposizione. Questo non basterebbe a far condannare Berlusconi per corruzione, ma è sufficiente per dire che Berlusconi è un corruttore politico, cioè ottiene un guadagno politico (la caduta del governo) che non gli sarebbe dovuto.

Per cui non state troppo ad aspettare la querela di Berlusconi, non la sporgerà mai perchè sa che perderebbe la causa e perderebbe la faccia. Questa volta il suo tranello gli si è ritorto contro ma state certi che troverà il modo di rifarsi.

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