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D’Alema risponde a Veltroni “Se non lo volessi, lo direi”

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L’ex ministro degli Esteri nega manovre per far cambiare il segretario
“Il problema è cosa deve essere il Pd, quali regole deve darsi per governare i conflitti”

E sul partito del Nord dice: “Sono contrario, ma serve struttura federale”

 

 ROMA – “Io e Veltroni ci conosciamo da tanti anni e lui sa benissimo che il giorno in cui ritenessi che dovrebbe lasciare la carica di segretario del Pd lo direi innanzitutto a lui e poi pubblicamente, perché a volte sono sì spigoloso ma sempre franco e diretto. Dunque, se non l’ho detto è perché non lo penso”.

Così Massimo D’Alema, ai microfoni di Radio Due, commenta l’intervista di oggi a Repubblica di Walter Veltroni in cui il leader del Pd afferma: “Chi non mi vuole si faccia avanti”. Partendo da questo ragionamento, D’Alema si dice certo che “l’invito non è rivolto a me”.

I nodi irrisolti. La questione del Pd, prosegue l’ex ministro degli Esteri, non è la sua leadership, ma la necessità di “affrontare nodi reali ancora irrisolti”. “Il problema – spiega D’Alema – è cosa deve essere il Pd, quali regole deve darsi, come deve governare i conflitti che esplodono in periferia. Il Pd deve ancora diventare pienamente un partito con le sue strutture, le sue regole, la sua classe dirigente. Altrimenti sarà difficilmente governabile”. Dunque, per D’Alema “più che fare conte interne bisogna andare a vedere quali sono i problemi e non esorcizzarli dando la colpa a oscuri complotti che mi sembra sia una forma semplicistica di affrontare la cosa”.

Nessuna corrente. D’Alema passa quindi a difendere le sue recenti iniziative politiche. “E’ buffo pensare che quella di ReD sia un’attività di corrente”, dice ricordando che domani “ci sarà un’iniziativa sui trent’anni delle grandi riforme, a cui parteciperanno Emma Bonino e Giulio Andreotti, ebbene faccio fatica a vederli come dalemiani…”. Quanto alla campagna di iscrizioni, D’Alema sostiene che “ci si iscrive anche on line e normalmente non sono dirigenti del Pd. Anzi, una buona quota degli iscritti a ReD non è iscritta al Pd, il che rende ancora più buffa l’idea della corrente”. Certo che, aggiunge l’ex ministro degli Esteri, “in un dibattito politico così avvelenato e inquinato è molto difficile far capire come stanno le cose”.

 


Federale ma non del Nord. D’Alema esprime poi il suo punto di vista anche sulla possibile nascita di un “Pd del Nord”, come auspicato da alcuni dirigenti locali a partire dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino. “I partiti – sottolinea – devono darsi una struttura federale per aderire alle diverse realtà del paese e avere dirigenti radicati, altra cosa è fare un partito del Nord o uno del Sud. Il Pd nasce per unire il paese e deve articolarsi con grandi autonomie e forme di autogoverno”. Ragionamento che infine D’Alema sintetizza così: “No ad un partito del Nord, ma sì ad una struttura federale”.

Dialogo difficile. Il dirigente del Pd parla poi dello scenario politico generale, osservando che “se il governo si sente autosufficiente, è difficile dialogare”. “Certo – aggiunge – la crisi richiederebbe un concorso di sforzi e Berlusconi avrebbe dovuto chiamare i leader dell’opposizione per discutere le misure. Non è stato così e spero che in Parlamento sia possibile discutere le misure”. “Berlusconi – puntualizza ancora D’Alema – prima ha detto che non c’era alcun bisogno di dialogare e dopo aver varato le misure ha chiesto di collaborare. Comportamenti che certo non aiutano quella concordia che servirebbe”.

Editto minaccioso. Parlando infine da ex presidente del Consiglio dai rapporti alquanto burrascosi con la stampa, D’Alema spiega che “il nuovo editto di Berlusconi” nei confronti dei direttori de La Stampa e il Corriere della Sera “è certamente infelice, ma può anche apparire molto più minaccioso di quando io critico alcuni articoli perché quando parla Berlusconi parla un uomo che ha un grande potere sul sistema informativo, sia direttamente che indirettamente. Quindi, quando parla lui le sue parole possono apparire molto più minacciose”.

(4 dicembre 2008)

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