Siamo preoccupati, come emerso anche di recente da diverse voci del mondo cattolico, per il destino delle scuole pubbliche non statali. Tuttavia, pur consapevoli del momento economico e sociale che il Paese sta attraversando, confidiamo negli impegni che il governo ha assunto pubblicamente” Don D. Pompili CEI
Secondo quanto dichiarato dagli uffici stampa vaticani, il mondo cattolico sarebbe pronto a mobilitarsi a causa del taglio di 130 milioni di euro al finanziamento pubblico alle scuole paritarie e l’ intero mondo politico, che non si era fatto intimidere nemmeno dalle proteste dei mesi scorsi di tutta la scuola, subito interviene in favore dei vescovi chiedendo che si stanzino nuovi fondi per aiutare le scuole private.
“La parita’ scolastica e il diritto delle famiglie di scegliere il progetto educativo che ritengono piu’ opportuno per i loro figli e’ stato e continua ad essere un caposaldo del programma di governo del centrodestra” On. Giovanardi UDC
A questo punto i politici, diligentemente, come bravi scolaretti, vanno a sedersi ai banchi (del senato) e in tempo record ripristinano quasi 120 milioni di fondi, come dichiara il sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas:
“I vescovi possono stare tranquilli, possono dormire su quattro cuscini…..C’è un emendamento del relatore che ripristina il livello originario dei fondi per le scuole paritarie”
L’opposizione sarà insorta, direte voi, certo, ma non per domandare conto della celerità straordinaria con cui si è ascoltata la richiesta vaticana, al contrario dell’atteggiamento assolutamente irremovibile mostrato nei confronti della scuola pubblica, quanto per denunciare come i finanziamenti reintrodotti siano comunque inferiori a quelli originariamente stanziati:
“Sia chiaro, pero’, che l’annuncio del ripristino dei fondi per le paritarie rappresenta soltanto un segnale, ma che, come il governo sa benissimo, la cifra intera e’ ancora lontana dall’essere ripristinata e che mancano all’appello ancora molti dei milioni che il precedente governo aveva assegnato alle scuole paritarie” On. Garavaglia PD
Forse l’unica speranza per la scuola pubblica è quella di implorare il Papa affinchè interceda per ripristinare, almeno in parte, i fondi tagliati, visto che, come nell’ ancien régime, ancora nell’Italia moderna, il clero può definirsi a pieno titolo il “primo stato” ed è in grado spesso, come si è visto anche in questa occasione, di influenzare il secondo.
5 Dicembre 08 da http://oknotizie.alice.it/go.php?us=317112c0b05ceab5”