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Ma Tremonti accoglierà le proposte migliorative della Commissione cultura?

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La Commissione cultura della Camera ha dato il suo contributo sul piano programmatico di attuazione dell’art. 64, presentando proposte emendative approvate come condizione per la formulazione del parere favorevole, che il ministro Gelmini sarebbe probabilmente ben contenta di accogliere.
Ma basterà l’ok della Gelmini per cambiare l’impianto del piano? Nella relazione dell’opposizione si osserva che “la proposta di parere del Relatore che condiziona il parere favorevole ad alcune condizioni condivisibili, finalizzate a modificare sostanzialmente il Piano, è tuttavia in palese contrasto con i tagli previsti e pertanto il parere, in coerenza con le condizioni poste, dovrebbe contenere la richiesta di modificare i saldi fissati dalla legge 133/2008 nel senso di ridurre i tagli previsti”.

In effetti i regolamenti di attuazione del piano programmatico, secondo quanto prevede l’art. 64, comma 4°, della legge 133/2008, devono essere predisposti “su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata”.

Alcune delle proposte della Commissione, poste come condizioni al Governo, comportano riduzioni dei risparmi attesi. Ma il ministro dell’economia può rinunciare ad una parte dell’incasso atteso per il 2009 dall’attuazione decreto legge n. 112/2008 che ha svolto la funzione tipica di migliorare i saldi di finanza pubblica ai fini degli impegni assunti in sede europea? (cfr. Dossier Ottobre 2008, n. 7. Servizio Bilancio del Senato).

Nota: TuttoscuolaFOCUS 1 dicembre 2008

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