La Commissione Bilancio teme che le condizioni poste dalla Commissione Cultura non consentano di conseguire i risparmi previsti dalla legge. Al Senato Garavaglia (PD) parla di inevitabile rinvio delle iscrizioni degli alunni e forse anche di sospensione dei trasferimenti.
Nella seduta del 25 novembre la Commissione Bilancio della Camera ha messo le mani avanti rispetto alle “condizioni” poste sul Piano programmatico dalla Commissione Cultura.
Come si ricorderà nei giorni scorsi la presidente della Commissione Cultura Valentina Aprea aveva presentato una bozza di parere che era stata apprezzata dalla stessa opposizione.
La Commissione Bilancio ha però evidenziato che “dalle disposizioni del Piano programmatico non emerge un quadro tale da giustificare e assicurare il conseguimento degli effetti finanziari previsti”.
Se poi dovessero essere accolte le condizioni poste da Valentina Aprea la “squadratura di bilancio” potrebbe rendere del tutto inaccettabile il Piano, sotto il profilo finanziario.
La Commissione Bilancio ha avanzato anzi la richiesta di esaminare più approfonditamente i regolamenti applicativi nel caso in cui il Governo dovesse accogliere le condizioni della Commissione Cultura.
Nella giornata del 25 novembre il Parlamento si è occupato anche di altre questioni riguardanti la scuola.
La Commissione Cultura ha concluso l’esame dell’articolo 3 del decreto 154 in materia di dimensionamento delle istituzioni scolastiche.
Maggioranza e opposizione si sono trovate d’accordo sulle modifiche già apportate dal Senato.
Dalla Commissione Cultura del Senato arriva invece la richiesta dell’opposizione di rinviare di almeno un anno il Piano programmatico “onde – ha dichiarato la senatrice del PD Mariapia Garavaglia – non sconvolgerne l’organizzazione”.
La stessa Garavaglia ha sottolineato che a questo punto “il rinvio delle iscrizioni dovuto alla perdurante mancata approvazione del Piano programmatico appare del tutto inevitabile”.
“In queste condizioni – ha aggiunto ancora la senatrice del PD – i dirigenti scolastici avranno tuttavia l’obbligo di rispettare le norme di legge, sicché occorrerà quanto meno bloccare temporaneamente anche i trasferimenti”.