Il genocidio è lo sterminio di un popolo, di una razza, di un determinato gruppo sociale, che si distingue per caratteristiche culturali, etniche, religiose o di lavoro. Fare apologia di reato vuol dire diffondere idee e ideali contro un determinato gruppo, settore, o categoria di persone, riuscendo a scagliare contro di loro, tramite varie calunnie, l’intera opinione pubblica. Tutto questo sta prendendo forma nel modo di fare politica di alcuni onorevoli “poco onorevoli” come Brunetta (“Gli statali sono dei fannulloni”, e in particolar modo il personale scolastico è quello che produce di meno: in primis ci sono i bidelli, figure inutili e in esubero nelle scuole). Con queste affermazioni si sono creati nell’opinione pubblica dei concetti e degli atteggiamenti poco ortodossi nei riguardi delle categorie colpite, fino alla reale persecuzione dei pubblici dipendenti, tramite un mobbing social-culturale.
Si è di fronte a una vera e propria “persecuzione fatta dalle masse”. Nella mentalità corrente, influenzata ormai dalle continue e pressanti insinuazioni dei mass media, dire “Bidello” è quasi come dire “LADRO, PERSONA CHE NON PRODUCE, MA CHE VIVE IN UNO STATO QUASI PARASSITARIO”. Questa professione (con le continue calunnie “brunettiane”) si è ridotta a una vergogna per chi la esercita.
Alcuni anni fa, invece, persino lo Zecchino d’Oro dedicava una canzone a questi onesti lavoratori, riconoscendo a questa figura professionale un ruolo primario, insieme a quello dell’insegnante, utile allo sviluppo pedagogico del bambino e del ragazzo. Oggi, invece, siamo in un periodo di “caccia alle streghe”, in cui si difendono e giustificano opinioni Xenofobe, trasmesse spudoratamente alla società da un razzista, appartenente a un gruppo che predica la separazione fiscale, sociale, etnica e culturale dell’Italia.
Il suo gruppo politico è quello del “senatur” Bossi che in data 20.7.08 invitava i Padani ad espellere dal nord gli insegnanti del sud. Il senatore Pittoni, poi, anch’esso della Lega, era appoggiato dal ministro Gelmini il quale dichiarava, in un intervista al “Piccolo di Trieste”, che la proposta di legge n. 997 recante “Nuove norme per il reclutamento regionale del personale docente”, contiene spunti molto interessanti.
A questo punto penso che, chiunque abbia un po’ di buon senso, tralasciando le ideologie politiche, dovrebbe sentirsi umiliato e offeso. Invito i sindacati e le autorità giudiziarie a formulare una querela nei confronti di Brunetta per diffamazione, Xenofobia e mobbing nei confronti delle categorie in oggetto, che sono state lese nell’immagine e nella dignità professionale.