17.11.2008-”Stop al pagamento incondizionato
del canone di depurazione. A stabilirlo è la corte
costituzionale che ha dichiarato illegittimo il pagamento della
tariffa di depurazione in caso di mancanza o cattivo
funzionamento dell´impianto. I cittadini possono dunque chiedere
e ottenere al comune la restituzione delle somme indebitamente
versate come canone di depurazione degli ultimi 5 anni”. Lo
ricorda in una nota l´avvocato Angelo Pisani, presidente di
Noiconsumatori: “In caso di assenza o non funzionamento
dell´impianto i cittadini non devono pagare la tassa”.
Il canone di depurazione in Italia può variare da 0,3 a 1
euro a metro cubo. Prendendo come esempio un costo di 0,7 euro a
metro cubo, per un consumo medio di acqua per una famiglia di
tre persone di 192 metri cubi, si spende ogni anno per la
depurazione un totale di 147,84 comprensivo di Iva. “I
cittadini – spiegano dal movimento Noiconsumatori – possono
chiedere il risarcimento delle somme indebitamente versate
ricorrendo al giudice. I cittadini – continua Pisani – devono
controllare la bolletta per la fornitura di acqua potabile e
verificare se tra le voci di pagamento compare anche la dicitura
´canone di depurazione´. In tal caso hai diritto al rimborso ed
al risarcimento danni se il tuo comune è tra quelli non in
regola con il depuratore”. Metropolis web