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La FLC Cgil, le Edizioni Conoscenza, Proteo Fare sapere e le bufale di “Libero”

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Sindacato FLC  La CGIL e la FLC Cgil ancora bersaglio di attacchi che mostrano la debolezza di chi li organizza e la ragione della nostra mobilitazione per un’istruzione, università e ricerca di qualità. Dopo l’azione contro le nostre sedi, continua la campagna contro la FLC Cgil. Non ci facciamo intimidire, proseguiamo con maggiore vigore e convinzione le nostre battaglie di civiltà.

 

Tutto il teorema dell’articolo di Libero del 15 novembre “Affari rossi. Cgil maestra a far soldi, scrive i libri di scuola e il prof ce li fa comprare” firmato da Gennaro Sangiuliano è pura e semplice diffusione di notizie false.
Obiettivo la FLC Cgil, insieme alle Edizioni Conoscenza e a Proteo Fare Sapere.

Il marchio editoriale “Edizioni Conoscenza” della Cooperativa Valore Scuola, come risulta dal suo sito, ha un ricco catalogo di libri, dalla pedagogia e didattica, alla normativa e alla narrativa.
Libri, come testimonia il giornalista, di qualità (anche se detto da lui non ci pare un complimento).
Questi però non sono libri di testo utilizzati nelle scuole e non sono diretti agli alunni. Se il sedicente giornalista facesse il suo mestiere scoprirebbe che nemmeno uno dei titoli del catalogo è finalizzato allo studio di una disciplina da parte degli alunni, dunque nessun docente può adottarli. Nemmeno se iscritto alla Cgil. Sono libri per gli insegnanti, e non solo per loro, che chiunque è libero di comprare se gli pare.
Quanto ai bilanci a sei zeri il sedicente giornalista dovrebbe prendersi la briga di andarseli a leggere, visto che sono pubblici, e, se proprio ci tiene, pubblicare le cifre vere.
Dispiace dire di un giornalista che non capisce quello che legge e che quindi diffonde notizie false.
È il caso di Gennaro Sangiuliano di “Libero” che o non capisce o è in malafede. E in tutti e due i casi non fa un buon servizio all’informazione. Ma d’altronde il suo giornale non è nuovo alle bufale.

Proteo Fare Sapere è un’associazione professionale riconosciuta dal Ministero che organizza corsi di formazione e convegni di qualità, il più delle volte gratis, per un vasto pubblico, per i suoi tesserati e, con uno sconto particolare, agli iscritti alla FLC Cgil. Anche qui la solenne falsità, gli unici introiti sono dati dagli iscritti all’associazione e dalle quote di partecipazione ai corsi.

Però, insieme a tante falsità, c’è anche il segnale della nostra forza. Questo a ben guardare, è quanto si evince dall’articolo di Gennaro Sangiuliano, inconsapevole nostro sponsor. Un ringraziamento anche per essere un attento lettore del sito della FLC Cgil (www.flcgil.it), ha descritto correttamente i numeri della nostra forza, che ci viene dal consenso di tante lavoratrici e lavoratori.
Da questa lettura, però, ne esce con le idee confuse e i numeri si ingarbugliano, le informazioni si distorcono, si costruisce un teorema così fantasioso che si smentisce da solo.
Se avesse letto con maggiore attenzione il nostro bilancio, lo sprovveduto, avrebbe scoperto che la nostra unica fonte di finanziamento è data dai contributi sindacali dei lavoratori e nient’altro.
Ai nostri iscritti, che lo stesso giornalista testimonia essere in costante crescita, oltre alla rappresentanza generale, contrattuale, alle tutele dei loro diritti sindacali, forniamo servizi in convenzione per tutele legali, consulenze fiscali, servizi assicurativi, sconti sull’acquisto di libri (con le Edizioni Conoscenza ma anche, guarda un po’, con la Mondadori di proprietà del “Cavaliere”), la partecipazione a corsi di formazione.
Come si vede, un buon uso delle risorse che ci affidano i nostri iscritti e che rendicontiamo con la pubblicazione del nostro “Bilancio sociale”.

Ieri l’invasione “pacifica” delle nostre sedi da parte di giovani di destra, oggi le falsità su Libero costruite su ordinazione, il segnale che siamo dalla parte giusta, quella dei lavoratori della conoscenza, degli studenti e delle famiglie. Insieme per non farci togliere il futuro.

P.S. Naturalmente, Libero risponderà in sede legale delle falsità che diffonde.

Roma, 15 novembre 2008

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