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Università, migliaia a Roma contro i tagli. Epifani: “Chi non c’è sbaglia

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La manifestazione dell'”Onda che travolge”

Studenti, ricercatori e docenti arrivano da tutta Italia nella Capitale per i tre cortei contro la riforma Gelmini e i tagli agli atenei e alla ricerca introdotti dalla Finanziaria. Alla protesta, voluta dai sindacati, partecipano solo Cgil e Uil. Tanti gli slogan, non solo anti Gelmini, durante la marcia degli universitari. Un gruppo si sfila e arriva davanti Montecitorio per un sit in pacifico. 

 

Roma, 14 nov. (Adnkronos/Ign) – Tra studenti, ricercatori e docenti, un”Onda’ colorata di migliaia di persone sommerge Roma. La protesta, voluta dai sindacati, contro la riforma Gelmini e i tagli agli atenei e alla ricerca introdotti dalla Finanziaria, ha bloccato il centro della capitale con tre cortei confluiti tutti in Piazza Navona dove si sono tenuti i comizi finali. Dopo lo strappo di Cisl e Ugl, al corteo dei sindacati, che si è mosso dalla Bocca della Verità, hanno partecipato solo i lavoratori della Cgil e Uil. “Chi non c’è sbaglia”, ha detto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, tra i manifestanti, proprio riferendosi all’assenza della Cisl. “Ogni volta che provano a isolarci -afferma Epifani rispondendo a chi gli chiede se vi sia un tentativo in tal senso- gli va male. Però persistono e perseverare è diabolico”.

Con treni speciali e pullman, studenti e precari del mondo della scuola e dell’università sono arrivati da tutta Italia. Solo dalle Marche ne sono arrivati 4.000 che si sono uniti al corteo de ‘La Sapienza ‘ che, partito da piazzale Aldo Moro, ha unito universitari, studenti medi e fuori sede in piazza della Repubblica. L’altro corteo di ‘Roma Tre’ si è mosso da Piramide. Poi è cominciata la marcia colorata e pacifica. Slogan e striscioni non solo anti Gelmini. Tra i bersagli degli studenti il premier Silvio Berlusconi e il responsabile della Pubblica amministrazione Renato Brunetta: “Renato, Renato, Renato, l’emendamento va ritirato”. E ancora: “Vogliamo lo tsunami che porti via i due nani”, e “Berlusconi stai calmino senza la ricerca avresti il parrucchino”.

All’altezza di via del Corso, una parte dei manifestanti al grido di: “lo senti il terremoto, sono i precari in moto” e “questa è l’Onda che vi travolge”, muovendosi tra un cordone di sicurezza mai visto negli ultimi anni, si sono diretti verso Palazzo Chigi e Montecitorio. Davanti alla sede della Camera, prima gli slogan contro il governo e il premier (”Berlusconi pezzo di m…” ), scudi di gommapiuma e qualche fumogeno, poi il sit in estremamente pacifico come hanno urlato gli stessi sudenti che hanno occupato Piazza Montecitorio: “La nostra lotta non e’ violenza, ma solo difesa della scienza”.

“Altissima” la partecipazione alla manifestazione secondo l’Unione degli Studenti. Una manifestazione cui hanno partecipato anche personalità del mondo politico come il segretario del Prc Paolo Ferrero che ha denunciato l’assenza della Cisl e quella “rumorosa” del Pd alla protesta di Roma.

In concomitanza con la manfiestazione nazionale di Roma, si è tenuto un presidio anche a Milano, in piazza Duomo e un un corteo elle scuole medie superiori a Palermo.

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