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Finanziaria, Fini avverte il Governo: deprecabile fiducia su testo non discusso

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Una situazione “anomala”. L’esame della Finanziaria in Commissione Bilancio, questa notte, si è  concluso con il testo inviato in Aula senza che venissero prima esaminati gli emendamenti proposti. Insorge l’opposizione, questa mattina, alla Camera, e il presidente Fini riconosce: qualcosa non va nei rapporti esecutivo-Parlamento, e diventerebbe anche “politicamente deprecabile” se su questo stesso testo il Governo intendesse porre la fiducia.

“E’ evidente che non spetta al presidente della Camera entrare nel merito di quanto è scritto
nella legge Finanziaria – ha rilevato Fini – quindi a prescindere da qualsiasi valutazione di merito, ritengo che quanto accaduto, vale a dire che la Commissione Bilancio abbia approvato senza alcun emendamento il testo che era stato presentato dal governo, rappresenti un’anomalia rispetto alla prassi con cui la Camera ha sempre esaminato la Finanziaria,
che e’ una legge di grande valore politico”.

Una anomalia, ha spiegato ancora Fini, “che non contrasta con i regolamenti e men che meno con la Costituzione, ma che deve essere oggetto di valutazione, soprattutto perché, come
ha rilevato il presidente Giorgetti con grande chiarezza, qualora sul testo che è uscito dal Consiglio dei ministri e che la Commissione ha approvato senza emendamenti il governo
addivenisse alla decisione, del tutto legittima, di porre la questione di fiducia, ci troveremmo in presenza di una situazione non soltanto anomala, ma politicamente deprecabile”.

Fini ha parlato di un atteggiamento da parte del governo che “in qualche modo toglie alla Camera il diritto dovere di emendare e di assumersi le proprie responsabilità, attraverso il formarsi di maggioranze su questo o quell’emendamento”.

“Mi auguro – ha aggiunto – che il governo tenga in dovuto conto quanto espresso, con sostanziale concordia, dalla Camera dei deputati”.

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