Nella giornata del 6 novembre il Ministro della Funzione Pubblica ha trasmesso all’Aran l’atto di indirizzo relativo al Contratto nazionale del comparto scuola. Secondo Brunetta le risorse disponibili consentiranno un aumento significativo degli stipendi.
Di concerto con i ministri dell’ Economia Giulio Tremonti e dell’Istruzione Mariastella Gelmini, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha inviato all’Aran (l’Agenzia negoziale per il pubblico impiego) l’Atto di indirizzo per l’apertura della trattativa per il rinnovo del contratto dei dipendenti della Scuola per il biennio economico 2008-2009.
Nell’atto di indirizzo si fa riferimento alle risorse stanziate dal disegno di legge finanziaria per il 2009 in discussione in Parlamento in questi giorni.
Per l’intero comparto pubblico il ddl prevede uno stanziamento complessivo di 2,8 miliardi di euro che, secondo il Governo, consentirà un incremento delle retribuzioni pari al 3,2%.
Secondo il ministro Brunetta, si tratta di una offerta significativa dal momento che “allo stato attuale, per l’insieme dei comparti del settore Stato, i contratti già in essere comportano per il 2008 un aumento medio delle retribuzioni definite dalla contrattazione nazionale del 3,2 per cento al netto degli arretrati e del 6,2 per cento comprendendo gli arretrati”.
Lo stesso Brunetta ha auspicato “una rapida chiusura anche di questa trattativa in modo da consentire la corresponsione degli incrementi retributivi già nel prossimo mese di gennaio 2009”.
Difficile prevedere l’andamento della trattativa che è inevitabilmente legata a quelle degli altri settori pubblici.
Va ricordato che il 30 ottobre Cisl, Uil, Confsal, Usae e Ugl hanno sottoscritto con Il Governo il protocollo di intesa sul rinnovo dei contratti pubblici impiego per il biennio economico 2008-2009. Intesa per la quale manca però la firma di Cgil che considera i 70 euro lordi proposti dal Governo “una cifra decisamente lontana da quella necessaria a coprire il vertiginoso aumento del costo della vita”.
Nei prossimi giorni l’Aran dovrà definire un calendario dei lavori già dalla prima seduta si potrà capire se il contratto potrà essere firmato in tempi rapidi o se la trattativa sarà difficile e faticosa. 06/11/2008