Mentre la legge Gelmini sulla scuola arriva in Gazzetta ufficiale e pertanto diventa esecutiva, spunta fuori una contraddizione importante: quella tra la suddetta legge e il decreto pre-finanziaria del ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Quello dei tagli e delle fondazioni universitarie, per intenderci. Vediamo perché.
La riforma Gelmini dice infatti che il piano programmatico va fatto discutendo con le regioni, in un percorso che va costruito nel tempo. Un percorso a medio termini che dovrebbe portare a un’intesa con le regioni che dovranno metterci dei servizi. Invece il decreto Tremonti pone una scadenza perentoria e a brevissimo termine: il 30 novembre. E pertanto inapplicabile. Un problema mica da poco.
Nota: Manifesto 01/11/2008