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I PRECARI rifiutano qualsiasi taglio alla scuola

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Abrogare l’art. 64 della legge 133/08
Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha dichiarato che non ci saranno licenziamenti nella scuola, ma il piano programmatico di attuazione dell’art. 64 della legge 133/08 prevede i seguenti tagli:

Personale Docente

 

Anno scolastico

2009/10

2010/11

2011/12

TOTALE

Decreto Legge

32.105

15.560

19.676

67.341

Finanziaria 2008

10.000

10.000

 

20.000

Totale

42.105

25.560

19.676

87.341


Personale ATA

Anno scolastico

2009/10

2010/11

2011/12

TOTALE

Decreto Legge

14.167

14.167

14.167

42.500

Finanziaria 2008

1.000

1.000

 

2.000

Totale

15.167

15.167

14.167

44.500

Personale ATA

Anno scolastico

2009/10

2010/11

2011/12

TOTALE

Decreto Legge

14.167

14.167

14.167

42.500

Finanziaria 2008

1.000

1.000

 

2.000

Totale

15.167

15.167

14.167

44.500

In che modo il miracolo dei tagli senza licenziamenti è realizzabile?
Semplice: cancellando le cattedre assegnate ogni anno ai docenti precari.

Il messaggio del Governo è chiaro: saremo noi precari a subire la mannaia dei tagli. Lavoratori che da anni contribuiscono con enormi sacrifici al funzionamento della scuola statale italiana saranno espulsi dal sistema semplicemente non rinnovando i contratti. Che cosa è questo se non licenziamento? Non tutti sanno che il precariato ha costituito negli anni la forma ordinaria di reclutamento nella scuola italiana.
Con gli attuali tagli una parte consistente degli insegnanti precari verrà estromessa dall’insegnamento; un’altra parte dovrà elemosinare a vita uno stipendio sempre più scarnificato dalle scuole private, un salario che, già oggi, è ai limiti della sussistenza; un’altra parte ancora vedrà l’assunzione in ruolo come una prospettiva lontanissima.
Per anni i vari governi ci hanno educato ad essere i precari del domani in nome di una flessibilità patinata di ottime prospettive future; adesso che la nostra precarietà minaccia di trasformarsi in disoccupazione è giunto il momento di rivendicare la trasformazione delle cattedre a tempo determinato in cattedre a tempo indeterminato e, per raggiungere quest’obiettivo, è imprescindibile escludere qualsiasi prospettiva di tagli dalla scuola pubblica.
L’abolizione totale dell’articolo 64 è la ragione fondamentale della NOSTRA ADESIONE ALLO SCIOPERO DEL 30 OTTOBRE. Per questa ragione richiamiamo gli insegnanti precari, e non, ad aderire al nostro spezzone che sarà presente alla manifestazione.

APPUNTAMENTO GIOVEDI’ 30 OTTOBRE
ORE 8,30
 PIAZZA DELLA REPUBBLICA
ANGOLO CON IL MC DONALD’S

Movimento Insegnanti Precari – Roma

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