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VELTRONI: DESTRA NON PENSA ALLA SCUOLA GLI BASTA LA TELEVISIONE

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(ASCA) – Roma, 25 ott – La destra non si cura della scuola perche’ pensa che la vera scuola sia la televisione, incurante del degrado civile che si sta producendo nel nostro Paese, limitandosi a provvedimenti formali e ininfluenti come il grembiulino.

E’ quanto ha affermato Walter Veltroni nel suo discorso al Circo Massimo, nella parte forse piu’ dura nei confronti della maggioranza e del governo.

”Penso alla scuola, alla ricerca, all’Universita’. Il governo ha fatto due errori. Il primo: le ha ridotte a voci da tagliare, dimenticando -has affermato Veltroni- che sono un settore strategico per il futuro del Paese. Un settore da riformare, anche in profondita’, ma per investirci maggiori e non minori risorse.

Stupisce lo stupore per la protesta che sta dilagando in tutta Italia. E’ una protesta giusta, perche’ consapevole, responsabile e assolutamente non violenta. Come sempre dovra’ essere, respingendo il tentativo di radicalizzare lo scontro portato avanti dal governo. E’ un movimento senza bandiere ne’ di partito, ne’ di sindacato. Una grande prova di autonomia della societa’ civile. Le maestre insieme alle mamme, gli studenti insieme ai rettori. Questo movimento ama la scuola e la vuole cambiare, tanto che nelle piazze ci va anche per fare lezioni all’aperto di fisica o di filosofia”.

”Il governo invece -ha sostenuto Veltroni- sta togliendo l’aria all’Universita’ italiana, sta impedendo l’ingresso di nuove leve di ricercatori e docenti all’interno degli atenei, sta togliendo ogni prospettiva di poter continuare a lavorare nel nostro Paese a giovani scienziati che hanno fin qui fatto partecipare l’Italia a progetti come quelli del Cern di Ginevra o hanno garantito il monitoraggio di vulcani e terremoti in un Paese come il nostro. Giovani scienziati che si sono visti bloccare l’assunzione dal governo Berlusconi del 2002 e che si vedono arrivare il licenziamento dal governo Berlusconi del 2008”.

”Prenda nota, signor ministro Giulio Tremonti, non sono io -ha detto Veltroni- a dirlo, ma e’ uno storico come Franco Cardini dalle colonne del ‘Secolo d’Italia’, ritirare l’appoggio alle Universita’ e’ un modo di rubare ai poveri per dare ai ricchi. Un modo come infiniti altri. Ma e’ l’esatto contrario di quel che avrebbe voluto il ‘suo’ Robin Hood”.

Il secondo errore e’ forse ancora piu’ grave. Avete camuffato i tagli sotto le mentite spoglie di una ”riformetta” che ha mortificato la dignita’ culturale e professionale dei docenti, la partecipazione dei genitori e degli studenti, la natura di comunita’ educante della scuola.

 

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