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SCUOLA: ECCO IL VADEMECUM DELL’OCCUPAZIONE CONTRO I ‘FACINOROSI’

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ASCA) – Roma, 24 ott – In tutta Italia continuano le occupazioni degli studenti dei licei e per far in modo che tutto avvenga ”in regola” e senza problemi di ”ordine pubblico” l’Unione degli Studenti ha distribuito un vero e proprio ”vademecum per occupazioni”. Stefano, dell’Uds di Roma, spiega che ”le regole delle occupazioni variano da scuola a scuola: si evita di far entrare gli esterni o comunque a fargli lasciare un documento all’entrata e c’e’ sempre un servizio d’ordine all’interno degli istituti”, ma ci sono degli accorgimenti che e’ giusto, o, in alcuni casi, ”utile” seguire.

Innanzitutto la democrazia: ”Per occupare una scuola bisogna essere in tanti; e’ necessario che tutti possano prendere parte alla programmazione della attivita’ dell’occupazione; nessuno stabilisce da solo cosa si fa durante le occupazioni, nemmeno i rappresentanti d’istituto; bisogna avere rispetto per la propria scuola con particolare attenzione soprattutto ai laboratori o alle aule speciali: quando non li usate, chiudeteli”.

Poi la sicurezza. ”Fate attenzione agli esterni, soprattutto durante la notte, puo’ capitare che qualcuno voglia far ricadere su di voi la responsabilita’ per danni o piccoli incidenti. Di notte, percio’, quando non espressamente previsto, evitate esterni; una scuola occupata e’ comunque un luogo che ospita tanti studenti: bisognera’ organizzare anche turni per la pulizia dei bagni e dello spazio occupato”.

Dunque, sacco a pelo in spalla, come si comincia? Il vademecum spiega di non farsi intimidire da ”eventuali minacce del preside o della polizia tipo ‘vi denuncio, vi sbatto in galera’,…sono del tutto ovvie” e consiglia anche di ”evitate di innervosirvi troppo con il vostro Preside se rifiuta di concedervi l’occupazione. Ha perfettamente ragione, non e’ una cosa che si riceve, la si fa e basta”.

Fondamentale sara’ ”ovviamente prendere una copia delle chiavi delle scuole”, poi ”se il vostro preside minaccia di non lasciare la scuola, non preoccupatevi, anzi invitatelo a cena nel corso della prima notte: o si convincera’ delle vostre ragioni oppure verso mezzanotte preferira’ al sacco a pelo il caldo letto di casa!”.

Ed eccoci alla prima notte: ”Organizzatevi per dormire a scuola: sacchi a pelo, scorte di cibo e di caffe’. E’ un po’ scomodo, ma sara’ un’esperienza che vi porterete dietro, e forse potra’ contribuire a far sentire la nostra voce e spiegare le nostre ragioni. Cercate di essere in tanti, magari organizzate dei turni. Soprattutto chiudete bene tutte le entrate della scuola”.

E con la polizia? Che comportamento tenere? Il vademecum consiglia di ”evitare di voler parlare tutti con quelli che arriveranno, meglio che qualcuno tenga i rapporti con loro per poi riferire a tutti gli altri. Non allarmatevi se qualche volante fa di tanto in tanto un giro della scuola, ne se un poliziotto bussa alla porta della scuola per avere informazioni. Se dovessero entrare nella scuola, cercate sempre di filmare quello che succede, non e’ il caso di allarmarsi sin d’ora, pero’ qualche precauzione fa sempre bene!”.

Ma l’occupazione non ”e’ un momento di bivacco o di vandalismo” e Uds consiglia di ”trasformate la vostra scuola nel luogo in cui vi piacerebbe vivere. In cui potete fare realmente quello che avreste sempre voluto fare e non ci siete mai riusciti. Ogni aula potra’ ospitare un gruppo di lavoro diverso, da quelli importantissimi sulla riforma della scuola, sino a lezioni vere e proprie fatte con prof sensibili e disposti a darci una mano, magari di approfondimento  (e slegate dall’ossessione di interrogazioni, voti, giudizi…”

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