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Berlusconi-Santoro, scontro a distanza

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Il premier da Pechino: «Non siamo stati invitati». Il giornalista: «Venga quando vuole»

 GASPARRI RILANCIA: «NON PAGARE IL CANONE é ORMAI UN DOVERE DEMOCRATICO»

 

ROMA

 

– Con un botta e risposta a distanza tra Cina e Italia, tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Michele Santoro, si chiude una giornata di scontro tra i poli dopo la puntata di giovedì sera di Annozero dedicata alla scuola. Record di ascolti e di polemiche con Palazzo Madama che parla di una trasmissione che ha fornito «una immagine del Senato della Repubblica volutamente inesatta e denigratoria». «Sento di trasmissioni con ascolti fantastici – dice il premier da Pechino -, con un dibattito serrato con l’opposizione. Peccato che di noi, in quelle trasmissioni, non fosse stato invitato nessuno».

RECORD E POLEMICHE – Annozero ha raggiunto il suo record stagionale con il 20.44% di share pari a 5.169 mila spettatori, con il leader del Pd Walter Veltroni in studio. «Silvio Berlusconi è sempre invitato nei nostri programmi – risponde Santoro -, è invitato permanentemente, lui è i suoi ministri. Quando vogliono venire basta che ce lo dicano, con un certo anticipo».

SCHIFANI CONTRO TRAVAGLIO – Per il Senato Annozero ha compiuto un’operazione «scorretta dal punto di vista contabile e quantomeno discutibile dal punto di vista informativo» indicando come «spese del Senato» le cifre iscritte nei bilanci preventivi. Il Senato replica così ad alcune affermazioni fatte da Marco Travaglio «privo di contraddittorio alcuno». Ma la polemica era stata aperta già mentre la puntata era in corso, da Maurizio Gasparri che parla di «logica stalinista» e denuncia l’esclusione di un ragazzo del centrodestra dalla piazza di Bologna. Gasparri ora rilancia: «Non pagare il canone, a questo punto, è un dovere democratico».

GASPARRI: NO AL CANONE – Il presidente dei senatori Pdl già giovedì sera aveva avvisato dell’accaduto il presidente della Rai Claudio Petruccioli. La cosa, a quanto si apprende, avrebbe innescato una catena interna Rai con il direttore generale Claudio Cappon che avrebbe a sua volta avvertito il direttore di Raidue Antonio Marano che si sarebbe informato con il giornalista in collegamento da Bologna. Santoro non entra nella polemica ma si limita a spiegare che «il collegamento si è svolto come previsto e secondo l’ordine di interventi che era stato deciso prima dell’inizio del programma. Hanno infatti parlato una mamma e un maestro, senza nessuna connotazione politica». Ma polemica nella polemica, il centrodestra protesta anche contro la partecipazione di Veltroni. Nel Pdl Alessandro Pagano parla di «sproloquio odioso» del leader del Pd; Piero Testoni lo definisce «saltimbanco della tv pubblica»; Osvaldo Napoli «maestro nell’arte del lamento», Maurizio Lupi parla di «uso improprio della tv pubblica». «È deprimente assistere al fuoco incrociato del Pdl contro Annozero. Evidentemente, dalle parti del centrodestra si fa fatica ad accettare il fatto che in questo Paese possano ancora andare in onda trasmissioni che fanno informazione, ovvero, che raccontano sic et simpliciter ciò che sta accadendo in tutt’Italia, nelle scuole, nelle università e nelle piazze», afferma Fabio Evangelisti dell’Idv. Il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti si augura che non sia un nuovo editto bulgaro: «L’ultima volta che Berlusconi durante una trasferta all’estero, in Bulgaria, si produsse in un attacco a giornali e giornalisti trovò immediatamente basisti compiacenti che buttarono fuori dalla Rai Biagi, Santoro e Luttazzi. Ci auguriamo che in questa occasione alla Rai non trovi neppure un telefonista disposto ad ascoltarlo». Il consigliere di amministrazione Rai Sandro Curzi si rammarica che «nessuno abbia rilevato, invece che quella trasmissione ha fatto addirittura il 20.4% di share». E a proposito di Santoro conclude: «Ne avessimo di molti altri in Rai. Ce ne fossero dieci, cento trasmissioni come Annozero, variamente orientate ma professionali ed efficaci».

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