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I presidi: no ai militari nelle università, il ministro parla di terrorismo e gli studenti di assistenza legale

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Berlusconi prima parla di militari e polizia per assicurare l’ordine negli atenei e poi smentisce un progetto, per ora, osteggiato dai presidi – gli unici a poter richiedere l’intervento delle divise nelle università – il ministro Gelmini, parla di “campagne terroristiche” e promette battaglia; gli studenti si dicono preoccupati, ma vanno avanti.   

Didattica si, polizia no
“L’universita’ e’ un luogo di libero confronto, naturalmente e’ essenziale che esso avvenga in un clima adeguato”, senza bloccare la didattica. Il Presidente della Conferenza dei rettori, Enrico Decleva, preferisce glissare sulle dichiarazioni rilasciate ieri da Berlusconi (“ognuno – si limita a commentare – e’ responsabile delle cose che dice”), ma assicura che i rettori non hanno nessuna intenzione di chiudere la bocca agli studenti, “senza interrompere, pero’, le attivita’ didattiche e di ricerca”.

Quanto al minacciato ricorso alle forze di polizia per arginare il dissenso, Decleva mette in guardia da facili fughe in avanti. “Mi pare – osserva parlando con l’Ansa – che di fronte a un copione che si comincia appena ora a scrivere, i media stiano anticipando situazioni che si sono vissute 40 anni fa. Mi pare che abbia piu’ senso riferire cose che effettivamente succedono e non fatti che potrebbero accadere”.

Berlusconi smentisce
“Io non ho mai detto ne’ pensato che la polizia debba entrare nelle scuole. Ho detto invece che chi vuole e’ liberissimo di manifestare e protestare ma non puo’ imporre a chi non e’ della sua idea a rinunciare al suo diritto essenziale. Ancora una volta c’e’ stato un divorzio tra i mezzi
di informazione e la realta”‘. E’ quanto ha detto Berlusconi.

La goccia che buca la pietra
“Avrò la tenacia della goccia che scava la pietra della demagogia”. Così il ministro Mariastella Gelmini promette di difendere la sua riforma. “Fuori dal Senato si e’ scatenata una campagna terroristica che ha diffuso false informazioni tra le famiglie”, ha aggiunto il ministro nell’aula al Senato.  False informazioni’ che la Gelmini ritiene “destinate a svaporare quando il tempo ne fara’ giustizia, ma che avvelenano il clima con l’obiettivo di bloccare la riforma e di alimentare la piazza creando un clima di allarmismo totalmente ingiustificato”. Il ministro ha poi annunciato: “Convochero’ da domani tutte le associazioni degli studenti per aprire uno spazio di confronto ad una sola condizione: che si discuta sui fatti'”.

L’errore del ministro
Dentro al Senato l’opposizione non trattiene il riso all’errore del ministro. La Gelmini stava dicendo: “Al Libro bianco sulla scuola, scritto sotto l’egida dei ministri Fioroni e Padoa-Schioppa…”. Non arriva in fondo alla frase un’onda di ilarita’ attraversa i banchi dell’opposizione per quell’accento traditore. Alla Gelmini scappa una “egi’da” invece di “e’gida”.

Gli studenti hanno il diritto di manifestare
“E’ evidente che nessuno puo’ negare agli studenti il diritto di manifestare”. Lo ha affermato il
sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine della 25esima assemblea dell’Anci a Trieste. Commentando le parole di Berlusconi sulla scuola, il sidaco di Roma. “Berlusconi si riferisce al diritto degli studenti di scegliere se partecipare a una manifestazione, a una occupazione oppure no”. Ma sottolinea “bisogna rifiutare la violenza. Quello che e’ successo e’  grave e io invito gli studenti a isolare i violenti e a evitare i fatti come quelli successi a Milano”.

Fgci preoccupata
La Federazione Giovanile Comunisti Italiani esprime “grande preoccupazione per la situazione che si sta creando attorno alle proteste in atto nelle scuole e nelle universita’ italiane”.

Secondo i giovani comunisti “le parole del presidente del consiglio Silvio Berlusconi a riguardo delle occupazioni fanno emergere l’anima reazionaria del governo e le sue tendenze fasciste. Noi crediamo che sia legittimo oltre che necessario protestare e manifestare contro lo smantellamento dell’istruzione pubblica che deve essere garantita cosi’ come scritto sulla Costituzione”.

“Per tutelare tutti coloro che legittimamente fanno sentire la propria voce la Fgci ed il collettivo studentesco Taglialagelmini – afferma la FGCI – hanno attivato uno sportello di assistenza legale a livello nazionale contattabile all’indirizzo “supportolegale@taglialagelmini.it.”

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