“Se è vero, come ha sostenuto oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che le scuole non subiranno tagli, che non ci sarà il maestro unico ma quello prevalente e che non esiste alcuna riforma strutturale della scuola, vuol dire che il 30 ottobre sciopereremo perché abbiamo fatto un brutto sogno”. Il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, usa toni sarcastici per commentare le dichiarazioni rese oggi dal capo del Governo durante una conferenza stampa con il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini.
“È tutta colpa nostra – ironizza Di Meglio – ci siamo inventati 130mila tagli e il maestro unico. Peccato che il linguaggio delle leggi e dei decreti, firmati dallo stesso presidente Berlusconi, ci dica esattamente il contrario. L’unica cosa vera – sottolinea il coordinatore nazionale – è che non esiste una riforma: nessuno, infatti, è ancora in grado di conoscere quali saranno i contenuti culturali e i programmi che si dovranno attuare a seguito di tagli di ore di lezione e di personale docente che non trovano precedenti nella storia dello Stato unitario”.
In merito all’impiego delle forze dell’ordine per bloccare le occupazioni delle scuole annunciato da Berlusconi, Di Meglio lo giudica “poco saggio, perché con i giovani bisogna, invece, essere aperti all’ascolto e al dialogo. L’intervento per garantire il diritto allo studio – conclude il coordinatore della Gilda – va effettuato attraverso insegnanti e famiglie e non con i manganelli”.