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Gelmini: “Da domani dialogo”. Berlusconi: “Mai pensato alla polizia nelle scuole

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Non ho mai detto nè pensato che servisse mandare la polizia nelle scuole. I titoli dei giornali che ho potuto scorrere sono lontani dalla realtà”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, da Pechino torna sulle polemiche suscitate dalle sue parole di ieri.

Gli studenti delle medie superiori e delle Università di nuovo in piazza. Solo a Roma in migliaia sono scesi in piazza con un corteo partito dalla Sapienza per giungere davanti al Senato. Questa la fotografia della nuova giornata di protesta che investe ormai tutte le università e le scuole medie superiori del Paese. A Roma un folto gruppo di studenti ha manifestato davanti Palazzo Chigi, inneggiando slogan contro la riforma del ministro. Ai lati di piazza Colonna schierati polizia e carabinieri che hanno tenuto sotto controllo la situazione.

Rettori: non esasperere il tono del confronto
Gli studenti invece hanno cantato e urlato slogan per ribadire la loro disapprovazione. In una nota, invece, la Conferenza dei Rettori dell’Università italiane, Crui, considerata la situazione in atto in molti Atenei e lo sviluppo delle proteste legate alla questione universitaria, si augura che non vengano meno le condizioni basilari per una dialettica tra le posizioni anche dura, ma libera, rispettosa dei dati di fatto, non pretestuosa nè deformata. A questo riguardo – si legge in una nota della Conferenza – è essenziale che il tono del confronto non venga esasperato, facendo perdere di vista le questioni di sostanza e l’obiettivo, centrale nell’interesse del Paese e che deve stare a cuore a tutte le componenti universitarie, del buon funzionamento dell’Università e della Ricerca pur in un contesto generale di grande problematicità. In tale prospettiva vanno garantiti gli spazi per il libero confronto con e tra gli studenti, senza interrompere le attività istituzionali didattiche e di ricerca.

Gelmini domani incontra associazioni di studenti e genitori
Il ministro Maria Stella Gelmini replica e da un lato accusa che è in atto “una campagna terrorristica” e dall’altro annuncia che a partire da domani convocherà le associazioni degli studenti e dei genitori per aprire uno spazio di confronto “a una sola condizione: che si discuta sui fatti”. “Veltroni ha fatto della scuola un terreno di scontro politico, quasi pregustando un nuovo autunni caldo”. Il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini nel suo intervento nell’aula di Palazzo Madama, durante il dibattito sul dl scuola, punta il dito contro il Pd. 

Sciopero generale il 14 novembre
Sciopero generale di università, ricerca e accademie il 14 novembre con corteo a Roma e manifestazioni di fronte ai ministeri (28 ottobre Agricoltura, 5 novembre Miur). I sindacati confederali confermano la mobilitazione, che potrebbe rientrare solo a seguito di una convocazione da parte del governo, che finora non ha voluto aprire un tavolo di confronto.

Veltroni: contento per la smentita di Berlusconi
“Sono contento per la smentita, ma non sono affatto contento per il Paese”. Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, durante la trasmissione ‘Annozero’, commenta le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, oggi da Pechino con le quali ha smentito di aver detto di voler ricorrere all’uso delle forze dell’ordine per evitare le occupazioni di scuole e università. “Sono contento della smentita, ma non sono affatto contento per il mio Paese. Non sono contento che il presidente del Consiglio ogni giorno dica una cosa enorme e – sottolinea Veltroni – dopo dieci minuti la smentisce: non si può andare avanti così”. Anche perché, le manifestazioni degli studenti rientrano “nella normale dialettica tra chi Governa e il Paese”.

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