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UNIVERSITA’: UNIONE STUDENTI, E ORA PICCHIATECI TUTTI

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 ROMA – Ancora assemblee, cortei e occupazioni negli Atenei d’Italia, con gli studenti che replicano a Berlusconi: “e ora picchiateci tutti”. Continua a crescere, afferma l’Unione degli studenti, il numero di Atenei in cui gli studenti, insieme alle altre componenti del mondo accademico, si mobilitano per opporsi allo smantellamento dell’Università Pubblica a cui la Legge 133 intende portare. Un’altra “grande giornata di mobilitazione” è prevista per domani, e approderà anche nell’Ateneo di Urbino, oltre che le già avviate proteste a Pisa, Siena, Perugia, L’Aquila e Roma.

 “Nota dolente della giornata – afferma l’Udu – è stata la forte dichiarazione di Berlusconi in cui esprime l’intenzione di usare la forza per reprimere le mobilitazioni studentesche negli Atenei. Tali dichiarazioni, che riteniamo inaccettabili perché prive di un momento di confronto con gli studenti sulle ragioni di tali mobilitazioni, non tengono conto della partecipazione dell’intero mondo accademico a questa protesta”. L’Unione degli Universitari intende continuare questo percorso di mobilitazione verso la manifestazione nazionale del 14 novembre indipendentemente dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri. Chiede, invece, al Presidente della Repubblica di porsi da garante del diritto di manifestare il proprio pensiero perché non abbiamo alcuna intenzione di fermarci”. Ecco un elenco delle principali iniziative di protesta della giornata nelle università dei piccoli centri.

 – A CATANIA gli studenti, tra cui i ragazzi del’Udu-Catania, hanno iniziato una autogestione delle aule della Facoltà di Lettere.

– A L’AQUILA l’Assemblea organizzata dall’Udu-L’Aquila ha visto la partecipazione di oltre 800 studenti. Gli studenti hanno deciso di fare un sit-in domani per le 18.00 sotto la Prefettura.

A PERUGIA oltre mille studenti hanno partecipato all’Assemblea di Scienze Politiche e che ha visto tra gli organizzatori l’Udu-Perugia.

 – A MACERATA più di 300 studenti erano presenti alla prima assemblea organizzata dall’Officina Universitaria che ha definito insieme alla platea studentesca un ciclo di assemblee informative per ogni facoltà per la prossima settimana. Anche gli studenti di Macerata in assemblea hanno aderito alla manifestazione nazionale del 14 Novembre ritenendo utile la mobilitazione regionale del 5 novembre per ingrandire il dissenso studentesco marchigiano.

A BARI si è svolto un corteo studentesco di circa mille persone promosso anche dall’Udu-Bari all’interno del “Coordinamento STOP 133”.

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