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Catania NUOVE CATTEDRE: Altri 100 posti di «sostegno»

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Sarebbero circa 100 i nuovi posti di sostegno che nei prossimi giorni saranno assegnati dal Ministero alla Sicilia, il che significa che alla nostra provincia verrebbero date una sparuta quantità di cattedre, senz’altro insufficienti per ridare il posto di lavoro ai circa 150 precari che non hanno riavuto la nomina e, nel contempo, assicurare il diritto allo studio agli alunni diversamente abili.

Gli insegnanti rimasti a spasso erano quasi 200, alcuni sono stati riassunti in servizio a seguito dell’assegnazione di 46 posti alla provincia di Catania dalla direzione scolastica regionale, che aveva effettuato un monitoraggio nelle scuole siciliane. Certo, se dovesse essere confermata in via definitiva l’assegnazione di soli 100 posti a livello regionale, potremmo senz’altro dire che i tanti incontri programmati dai politici e organizzazioni sindacali non sono serviti a nulla o quasi.

Infatti, detto quantitativo, come si è detto, non sarebbe sufficiente neppure per la sola provincia di Catania, dove per garantire il diritto allo studio agli alunni diversamente abili occorrerebbero circa 600 posti, senza contare, poi, che nelle scuole catanesi sono pervenute in ritardo diverse certificazioni di alunni diversamente abili, che a tutt’oggi sono senza l’insegnante specializzato, con gravi conseguenze sia dal punto di vista didattico, sia per la individualizzazione dei percorsi formativi.

C’è da dire altresì che il direttore generale per la Sicilia aveva chiesto oltre 400 altri posti. A questo punto, tutti riconoscono i danni che hanno prodotto i tagli operati dal Governo, a tal proposito l’on. Giovanni Barbagallo, primo firmatario della mozione del Pd sulla scuola, continua a dire che «i tagli produrranno conseguenze disastrose non solo per gli insegnanti ma anche per le famiglie e per gli stessi alunni diversamente abili ai quali viene negato il diritto all’assistenza».

Problemi sollevati anche dall’Mpa di Catania che, nelle diverse manifestazioni sulla scuola, l’on. Lino Leanza, segretario regionale di detto Movimento, ha rilevato di essere contrario ai tagli e alla riforma della Gelmini e che l’Mpa si sarebbe fatto sentire nella sede opportuna evidenziando che i tagli e la stessa riforma avrebbero creato in Sicilia numerosi disagi, considerato che gli alunni diversamente abili che frequentano la scuola sono oltre 2.000. Ovviamente, come si è detto, ottenere solo 100 posti non soddisfa assolutamente il fabbisogno necessario ad assicurare il diritto allo studio degli alunni disabili che, in mancanza degli interventi di sostegno, andrebbero incontro alla emarginazione e non all’integrazione.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)

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