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Vendola suona la carica: “In Corte Costituzionale contro la Gelmini

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Colpire la scuola è un attentato alla democrazia. E’ giusto reagire”. Ricorreremo alla Corte Costituzionale contro la Gelmini, perchè siamo di fronte ad atti che sono violenti nella sostanza e nel metodo e, quindi, noi ci comporteremo secondo i principi della legittima difesa”.

 Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si schiera con i precari, gli insegnanti e i sindacati che in questi giorni si stanno mobilitando in vista dello sciopero generale del 30 ottobre prossimo.

Stamattina, in occasione della conferenza di servizi organizzata dall’assessorato regionale al Diritto allo studio con i sindaci di tutti i comuni pugliesi, l’ufficio scolastico regionale e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del mondo della scuola, Vendola ha chiarito in modo netto la sua posizione sulla riforma Gelmini, approvata la scorsa settimana alla Camera ed ora in discussione al Senato. “Quella del ministro dell’Istruzione –  ha dichiarato –  è una delle più violente contro-riforme mai immaginate e proposte a un mondo che è già in grande sofferenza per via della tempesta recessiva”.

Se il Senato darà parere favorevole al decreto Gelmini, dall’anno prossimo partiranno tagli pronti a colpire 87mila persone tra docenti e personale tecnico amministrativo ed ausiliario. Solo in Puglia, gli effetti di queste riduzioni porteranno alla perdita di più di cinquemila posti di lavoro. In totale saranno 8 i milioni di euro di cui non potrà beneficiare il sistema scolastico nazionale.
“Non si capisce che in alcune zone del nostro Paese – ha continuato Vendola – la presenza di una scuola è più importante di una caserma dei carabinieri, perché da sola rappresenta un presidio di legalità sul territorio”.
“La scuola pubblica – ha ricordato – è la più importante fabbrica di futuro e di democrazia che noi abbiamo, colpirla è un attentato alla democrazia”.

L’assessore al diritto allo studio, Domenico Lomelo, durante l’incontro con i sindaci ha ricordato che entro il 30 novembre occorrerà rivedere la rete scolastica per il 2009-2010 secondo i nuovi parametri statali: “E’ importante che i consigli comunali affrotino il tema cercando di costituire un argine alla sparizione di centinaia d’istituti nel nostro territorio regionale”.

“Lavoreremo a limitare il danno – ha concluso – anzi guarderemo anche avanti, con accorpamenti e sdoppiamenti per evitare la scomparsa dei plessi e mantenere se non incrementare le 926 direzioni scolastiche attuali”.

ESULTANO I SINDACATI  Ringraziamo Nichi Vendola e Michele Emiliano per la loro presenza e per l’intensità degli interventi a sostegno della scuola e della nostra piattaforma” ha dichiarato Maddalena Gissi, segretaria Cisl Scuola Bari.

I due rappresentanti istituzionali hanno garantito la presenza dei gonfaloni a Roma in occasione dello sciopero generale del 30 ottobre. Confermato, inoltre, dal primo cittadino barese il consiglio comunale monotematico per giovedì 23,  lo stesso giorno in cui tutte le maggiori sigle sindacali convocheranno gli stati generali.

“Nell’assemblea unitaria di stamattina – ha concluso Gissi – sono emerse le ragioni della scuola reale che lavora e che costruisce cittadini consapevoli;  tutte le 1500 persone presenti hanno apprezzato la coerenza del ‘sindacato tutto’, che nella nostra provincia ha avviato da tempo una serie di iniziative di sensibilizzazione e di informazione. Venerdì 30 ottobre ci faremo sentire”.

di Antonio Scotti da www.barilive.it

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