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SCUOLA . A ROMA STUDENTI OCCUPANO I BINARI. ATENEI ITALIANI IN AGITAZIONE. LANCIO DI UOVA MINISTERO ECONOMIA

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16.10.2008. QN -Dopo le notti bianche nelle scuole elementari e le occupazioni delle superiori, anche gli studenti degli Atenei sono in mobilitazione contro la riforma del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini: anche oggi, come ieri,  in molte città gli studenti hanno organizzato cortei, sit-in e assemblee.

 L’INVASIONE DEI BINARI

I binari 3, 4 e 5 sono stati bloccati temporaneamente dagli studenti universitari della Sapienza che in corteo sono giunti alla Stazione Termini, provocando qualche disagio ai passeggeri in arrivo e partenza.

La protesta è terminata. Resta ora da vedere se la giornata termina così o se invece la proposta avanzata in assemblea di occupare la facoltà di lettere e che aveva diviso gli studenti sarà portata a compimento o se invece prevarrà la prudenza, ossia aspettare che si pronunci il Senato Accademico che si riunirà martedì della prossima settimana per esprimere un giudizio sulla legge 133.

 

BERLUSCONI E IL TEMPO PIENO

La decisione sul maestro prevalente “ha liberato insegnanti che verranno delegati al tempo pieno”. Il tempo pieno verrà quindi confermato e anche incrementato di circa il 60%. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi rispondendo ai cronisti al termine del vertice europeo a Bruxelles.

“Dobbiamo reagire a ciò che si è diffuso, cioè quel sentimento di incertezza delle madri e dei genitori sul fatto del tempo pieno della scuola. La decisione sul maestro prevalente ha liberato degli insegnanti che verranno tutti delegati al tempo pieno”, ha affermato Berlusconi a Bruxelles.
“Quindi -ha aggiunto- la nostra previsione è che rispetto alle classi che usufruiscono oggi del tempo pieno dovrebbe esserci un aumento tra il 50 e il 60% del numero di queste classi. Quindi è il contrario di quello che io ho visto stanotte guardando la televisione: i cartelli che vengono portati dalle madri in giro per le manifestazioni di piazza». Insomma, ha continuato Berlusconi a Bruxelles, «il tempo pieno sarà confermato laddove già c’era e ci sarà un incremento vicino al 60% del tempo pieno stesso perchè avremo più insegnati a disposizione”.
 
 LA PROTESTA NEGLI ATENEI

A L`Aquila gli studenti si riuniranno in un`assemblea promossa dall`Unione degli Universitari-L`Aquila (Udu L`aquila) nella Facoltà di Ingegneria. A Ferrara gli studenti si riuniranno per un’assemblea organizzata dalla Rete Universitaria Attiva-Unione degli Universitari Ferrara (Rua-Udu Ferrara), mentre a Lecce ci sarà un`assemblea generale studentesca promossa dall`UdU Lecce.
A Roma, all’Università La Sapienza, ci sarà un’assemblea con la partecipazione del rettore; a Firenze continuano le ‘Lezioni in piazza’ di studenti e docenti; a Bologna prosegue l`occupazione della Facoltà di Lettere iniziata ieri.
L`Unione degli Universitari, nell`organizzare e promuovere mobilitazioni negli atenei su tutto il territorio italiano, vuole “manifestare ad oltranza contro i provvedimenti contenuti nella legge 133 perché il governo capisca che non vi è altro modo per cessare queste mobilitazioni se non l`abrogazione degli articoli 16 e 66 e la considerazione dell`Università come una risorsa per il Paese e non come un onere di cui liberarsi”.

 

LANCIO DI UOVA

Lancio di uova contro il portone di ingresso (chiuso) del ministero dell’Economia. E’ una delle forme di protesta che gli studenti della Sapienza giunti in corteo da piazzale Aldo Moro hanno messo in atto dopo essere approdati davanti al dicastero. “Mafiosi, mafiosi” e poi “fuori, fuori”, gridano rivolgendosi al ministro Tremonti e al governo.

“Ci chiudono le porte in faccia, noi blocchiamo la citta’“, minacciano gli studenti che intendono ripartire in corteo. “Se ci bloccano il futuro- dicono- noi bloccheremo la citta’”.

 

LA RACCOLTA FIRME

Una raccolta di firme in 100 città italiane, da Catania a Milano, per chiedere le dimissioni del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. È la nuova iniziativa lanciata dal Codacons per protestare contro la riforma del ministro: “E’ una proposta che trova fondamento nelle continue proteste che uniscono cittadini, studenti, genitori ed insegnanti di tutta Italia”, spiega il segretazio nazionale del Codacons Francesco Tanasi.
“Non possiamo far morire la scuola pubblica italiana – prosegue Tanasi – ecco perché dopo migliaia di consensi ricevuti il Comitato nazionale Insegnanti e Genitori Vittime della Gelmini diventa Movimento”.
Tanasi lancia infine un appello ai senatori chiedendo uno “scatto d’orgoglio nazionale”: a loro “spetterà la parola finale che decreterà la salvezza o la morte della scuola pubblica italiana”.

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