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SCIOPERO DEGLI AUTONOMI. OGGI SI FERMANO INDUSTRIE , TRASPORTI, SCUOLA E SANITA’

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17.10.2008- Lo sciopero generale di oggi che riguarderà lavoratori pubblici e privati, dell’industria, dei trasporti, dei servizi, della scuola e del pubblico impiego aderenti ai sindacati di base lascia presagire un venerdì nero.

A Roma un corteo partirà da piazza della Repubblica per raggiungere piazza San Giovanni dove si svolgerà una manifestazione a partire dalle 10. A Milano invece partirà da Largo Cairoli per arrivare in piazza Duomo.

A indire lo sciopero a giugno sono stati Cub, Cobas e Sdl che sin dall’Assemlblea del 17 maggio scorso a Milano hanno messo nero su bianco in una lettera indirizzata al governo criticità e bisogni reali cui dare risposta a partire da “aumenti generalizzati per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi e difesa della pensione pubblica, rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di redistribuzione del reddito, difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie, del diritto alla casa e all’istruzione“.

Per finire con la richiesta di “abolizione delle leggi Treu e 30“. Da maggio a oggi, spiega il coordinatore Sdl Fabrizio Tomaseli, le ragioni per passare dalla richiesta alla protesta sono via via aumentate “grazie” alla manovra estiva e al suo corredo di norme che hanno “aumentato la precarietà e diminuito i controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Poi si sono aggiunti la riforma Gelmini e il preaccordo tra Confindustria, Cils e Uil sul nuovo modello contrattuale e che include anche il restringimento della rappresentanza sindacale”. Dulcis in fundo “l’attacco di Sacconi al diritto di sciopero e il tentativo di ritoccare l’articolo 18 dello Statuto”.

Insomma Cub, Cobas e Sdl hanno ritenuto che fossero fin troppe le ragioni per proclamare uno sciopero generale e dalle adesioni finora riscontrate prevedono che domani saranno davvero in molti ad incrociare le braccia.

Scuola: lo sciopero tocca l’intera giornata. Industria: stop per l’intera giornata. Ferrovie: gli addetti agli impianti fissi e agli uffici si fermeranno per l’intera giornata. Mentre il resto del personale incrocia le braccia per 8 ore dalle 9 alle 17. Trasporto aereo: la protesta interessa il personale navigante su tutti i voli con orario di decollo compreso tra le 10 e le 18; il personale di terra turnista per 8 ore dalle 10 alle 18; il personale di terra normalista per l’intero turno. Trasporto marittimo: stop dalle 8 alle 16. Sanità e Vigili del fuoco: come previsto dalla legge saranno garantiti i servizi di emergenza. Trasporto pubblico locale: lo sciopero è articolato a livello territoriale nel rispetto delle fasce protette che variano da città a città.ADNK

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