Roma, 17 ott. (Adnkronos/Ign) – Due milioni di lavoratori hanno incrociato le braccia e 500mila persone sono scese in piazza a Roma per manifestare contro i provvedimenti del governo in materia di scuola, università e pubblico impiego. Queste le prime stime sull’adesione allo sciopero generale indetto da Cub, Confederazione Cobas e Sdl intercategoriale.
La manifestazione nazionale di Roma, da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni, ha visto la partecipazione dei settori del pubblico impiego, i Vigili del Fuoco (nella foto), la Protezione civile, gli operatori dei trasporti, insegnanti, ricercatori, tantissimi studenti, bambini e genitori. Ad aprire il serpentone, sotto la pioggia battente, lo striscione unitario che racchiude i temi che hanno portato in piazza i sindacati di base: ‘Basta con la distruzione di lavoro, salari, diritti, scuola e servizi pubblici’.
Tantissimi gli studenti che, ‘a braccetto’ con i docenti, hanno srotolato striscioni contro il decreto Gelmini. Quella dedicata alla scuola è stata la parte più colorata, chiassosa e allegra del corteo. Da parte sua, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, questa mattina a ‘Panorama del giorno’ di Maurizio Belpietro, su Canale 5, ha detto che ”le ragioni della protesta francamente non le comprendo e sono sempre più convinta che molti di coloro che scendono in piazza non hanno letto il provvedimento”.
Durante il percorso, uno spezzone composto dal movimento studentesco ha deviato verso il Colosseo per andare a protestare sotto il ministero della Pubblica Istruzione.
Studenti e insegnanti sono scesi in piazza anche nel resto d’Italia. “Nelle scuole delle principali città – sottolinea il portavoce dei Cobas Piero Bernocchi – si è arrivati a punte di 60-70% di adesione allo sciopero, con la metà delle scuole chiuse, ma anche con ottimi risultati nel pubblico impiego, nei trasporti e in molti settori privati”. Diversi i dati parziali rilevati alle ore 17.00 dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, secondo i quali la partecipazione allo sciopero generale odierno è stata pari al 4,43 %.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, rilevano i sindacati, alla Trambus di Roma si è registrato il 45% di astensione dal lavoro; alla Cgt di Torino il 75%; a Bologna fra il 75 e il 77%; a Venezia centro l’80%, extraurbano 40%; a Treviso il 40%.
Forti i disagi, stando alle sigle sindacali, anche nei settori aereo, ferroviario e marittimo. Mentre il gruppo Ferrovie dello Stato rende noto che lo sciopero di oggi ”non ha avuto alcuna ripercussione sulla circolazione dei treni a media e lunga percorrenza”. Invece, rileva il gruppo, ”pochissime le ripercussioni in ambito regionale dove la circolazione di alcuni convogli ha subito qualche modifica”.