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Statali, salta l’assunzione di 50mila precari

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Un emendamento del governo azzera gli impegni delle ultime due manovre
Cgil: “Decisione sciagurata, quei lavoratori avevano tutti i requisiti richiesti”

ROMA – Posto a rischio per 50 mila precari dello Stato, delle Regioni e dei Comuni. Con un emendamento al disegno di legge 1441 quater collegato alla Finanziaria 2009 relativo ai lavori usuranti, il governo ha deciso di azzerare le norme delle ultime due manovre che prevedevano la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato.

L’emendamento è stato messo a punto in una riunione interministeriale di ieri mattina e prevede l’arresto delle procedure che avrebbero portato all’assunzione per circa 50 mila lavoratori precari. Le ultime due Finanziarie, dopo un lunga e contrastata discussione, avevano infatti previsto che i lavoratori a tempo determinato del pubblico impiego avessero potuto accedere alla stabilizzazione sulla base del possesso di tre requisiti: aver lavorato per almeno tre anni, aver sostenuto almeno una prova selettiva e essere di conseguenza entrati in graduatoria. Per questi precari, almeno 50 mila, si apriva la strada della stabilizzazione: la norma che sta per arrivare in Parlamento azzera invece tutte le norme preesistenti che riguardano il personale precario e blocca di fatto le assunzioni.

Levata di scudi della Cgil: si tratta di una decisione “sciagurata”, ha detto ieri il coordinatore del settore dipendenti pubblici del sindacato Michele Gentile. “A causa di questa misura del governo tanti cittadini non avranno i servizi che oggi sono garantiti dai lavoratori precari”. “I lavoratori a tempo determinato in questione – ha aggiunto – avevano maturato i requisiti previsti dalle Finanziarie precedenti e per loro era in piedi una prospettiva di assunzione”. La Cgil calcola che la misura in prospettiva può arrivare ad interessare circa 120 mila precari, considerando anche coloro senza tutti i requisiti, che si vedranno preclusa la strada della stabilizzazione alla prossima scadenza del proprio contratto o un mese dopo l’approvazione della legge che dovrebbe arrivare entro fine anno.
Anche il Pd comincia a prendere posizione sulla Finanziaria varata nei giorni scorsi dal governo. “E’ di scarsa sensibilità sociale: basta guardare i dati per vedere che la social card non c’è”, ha detto il segretario Walter Veltroni. Infatti il decretone di luglio si è limitato a stanziare 200 milioni per il 2008 mentre per il prossimo anno la Finanziaria non prevede risorse come pure mancano le risorse per la detassazione degli straordinari limitata all’anno in corso.

(26 settembre 2008)

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